Ad aprile del 1990, durante il primo convegno della chiesa Triveneta ad Aquileia e Grado, i rappresentati delle diocesi del Nord Est giudicano che sia giunto il momento di impegnarsi maggiormente nell’uso dei mass media e di coordinare le varie iniziative esistenti per imparare ad usare i linguaggi del tempo.
La nuova legge sulla radio televisione, la cosiddetta legge Mammì, costringe a velocizzare i tempi.
Viene delegano l’Arcivescovo di Padova, Mons. Antonio Mattiazzo , per affrontare concretamente la creazione della stazione televisiva, con lo scopo di metterla a disposizione della chiesa cattolica e delle comunità cristiane, per affrontare una delle sfide più importanti del tempo: evangelizzare attraverso i mass media.
Ci si affida alla patrona universale della televisione, Santa Chiara d’Assisi, per intitolare l’emittente al servizio della gente, libera da ogni condizionamento e sostenuta dalla solidarietà ideale dei fedeli, attraverso le loro preghiere e donazioni.
In poche settimane Telechiara compare negli schermi delle case.
Lo slogan “Accendiamo una luce in più” richiama il logo dell’emittente, un cero che illumina i telespettatori con contenuti di grande valore.
A Don Ugo Moretto viene affidata la prima direzione.
Notiziari quotidiani, approfondimenti, dibattiti, inchieste, interviste e speciali fanno parte da subito del palinsesto dell’emittente, assieme a contenuti legati alla tradizione, alla storia e al costume. Arte e cultura, così come politica ed economia, vengono trattati in tutte le loro sfaccettature; lo spazio pomeridiano, da subito, è affidato agli appuntamenti di spiritualità e catechesi.
Le trasmissioni in diretta hanno scandito la crescita e popolarità di Telechiara, capace di portare in ogni famiglia avvenimenti importanti della vita civile e religiosa: dall’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Padova al rientro delle salme dei caduti in Russia; l’ordinazione di nuovi sacerdoti nella Basilica di San Marco, le visite del Papa a Vicenza, in Friuli Venezia Giulia e in Cadore. Nel tempo, la selezione veneta dello Zecchino d’Oro, le processioni di Sant’Antoni ed altri importanti momenti di vita.
Nel corso degli anni il sogno di creare una tv diversa, punto di riferimento dei cattolici delle Tre Venezie, è stata compresa dai telespettatori e dagli amici di Telechiara cresciuti in modo esponenziale assieme all’emittente, alla sua forza lavoro e al suo valore.
Nel 2013 una svolta importante: Gestione Telecomunicazioni s.r.l., editore di Telechiara, diventa parte del Gruppo Videomedia, già editore di TvA. L’azienda, infatti, viene controllata per il 61% dal gruppo e annovera tra i soci le Diocesi di Padova, Vicenza e Treviso.
Da quel momento si da il via a un cambiamento importante: pur mantenendo l'impronta cristiano-cattolica, con una folta programmazione a carattere devozionale, i palinsesti di Telechiara iniziano a proporre talk show, trasmissioni di didattica, tg tematici, rubriche specialistiche, aumentando la collaborazione con enti, gruppi, associazioni e categorie territoriali.
Nel corso del 2017 Videomedia acquisisce tutte le quote di Gestione Telecomunicazioni e completa l’operazione di fusione di Telechiara per creare uno dei più importanti network televisivi del nord-est.
Nel 2018 la collaborazione con altre emittenti Venete, permette a Telechiara di creare Tg Veneto News, un tg regionale di elevato livello informativo, che unisce consolidate esperienze professionali e competenze specifiche, per un’informazione forte, capillare e in continua crescita.
Il posizionamento al n° 17 di LCN in tutto il Veneto e nella provincia di Mantova e al 18 in Friuli Venezia Giulia e nella Provincia Autonoma di Trento ha aiutato il consolidamento degli ascolti.
La sede si trova vicino al casello autostradale di Vicenza Ovest, nella zona dei Pomari ed è una struttura moderna di 2.000 metri quadrati con tre studi di ripresa, regie di produzione e post-produzione, stazioni grafiche, uffici, sale riunioni.