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14-11-2025

STRAGE BATACLAN, SOLESIN CLIMA D'ODIO, FATTO INDIETRO

A dieci anni dalla strage del Bataclan, Dario Solesin rifiuta ancora l’orrore. Della notte in cui l’Isis uccise sua sorella Valeria, dei minuti di terrore e della violenza cieca che il fidanzato gli descrisse subito dopo, non vuole ancora trattenere nulla. Evita i processi giudiziari, va all’estero e prova a ritrovare pace, un perché a quella strage. Di Valeria, dice, gli basta il sorriso.
«Voleva cambiare il futuro, la demografia d’Italia e di Francia». Alla Sorbonne studiava proprio questo. Così ...Venezia ha ricordato Valeria Solesin sul ponte a lei dedicato, il passaggio che collega la stazione al campus economico di Ca’ Foscari. Uno striscione che la saluta dall’alto del canale, una corona di girasoli deposta dal sindaco Brugnaro con il fratello Dario, uniti da quel 2015.
Si torna al fatto di cronaca, “quell’attentato non ci ha insegnato niente, clima d’odio internazionale ovunque” dice Solesin, i genitori impegnati alle commemorazioni di Parigi; a Venezia il saluto di tutta la città: dal Comune ai rettori che non trattengono il dolore.

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