27.06.2022
Da una parte RFI che programma interventi da luglio a settembre, dall’altra Anas che da oggi, lungo la statale 16 Adriatica, ha programmato altri interventi di manutenzione che costringeranno gli automobilisti polesani a dosi e dosi di pazienza aggiuntiva. Lungo quella che è la strada statale 16, lungo il tratto noto come tangenziale di Rovigo in entrambe le direzioni, sono programmati da oggi lavori di risanamento profondo della pavimentazione. Bene, se l’obiettivo è quello di renderla migliore e quindi meno ...costellata di buche e problemi, ma il disagio rimane. "Al fine di consentire l’esecuzione dei lavori - spiega la comunicazione del gruppo - a partire da lunedì 27 giugno sarà attivo lo scambio di carreggiata tra il km 38 e il km 41 – in tratti saltuari – con circolazione indirizzata sulla carreggiata opposta allestita a doppio senso di marcia. Il completamento delle attività in programma è previsto entro fine luglio". Gli interventi di rifacimento del corpo stradale, per un importo lavori pari a circa 350 mila euro, interesseranno il rilevato stradale fino a una profondità di circa 90 centimetri e una volta conclusi ripristineranno la piena funzionalità della statale. Nel frattempo spazio a pazienza e a molta calma.
TG Rovigo del 27.06.2022 TG Completo
DISAGI ANCHE LUNGO LA TANGENZIALE, L’ASFALTO E’DA RIFARE Da una parte RFI che programma interventi da luglio a settembre, dall’altra Anas che da oggi, lungo la statale 16 Adriatica, ha programmato altri interventi di manutenzione che costringeranno gli automobilisti polesani a dosi e dosi di pazienza aggiuntiva. Lungo quella che è la strada statale 16, lungo il tratto noto come tangenziale di Rovigo in entrambe le direzioni, sono programmati da oggi lavori di risanamento profondo della pavimentazione. Bene, se l’obiettivo è quello di renderla migliore e quindi meno costellata di buche e problemi, ma il disagio rimane. "Al fine di consentire l’esecuzione dei lavori - spiega la comunicazione del gruppo - a partire da lunedì 27 giugno sarà attivo lo scambio di carreggiata tra il km 38 e il km 41 – in tratti saltuari – con circolazione indirizzata sulla carreggiata opposta allestita a doppio senso di marcia. Il completamento delle attività in programma è previsto entro fine luglio". Gli interventi di rifacimento del corpo stradale, per un importo lavori pari a circa 350 mila euro, interesseranno il rilevato stradale fino a una profondità di circa 90 centimetri e una volta conclusi ripristineranno la piena funzionalità della statale. Nel frattempo spazio a pazienza e a molta calma.
IL BILANCIO DELLE FIAMME GIALLE POLESANE Sono numeri importanti quelli messi in luce dalla Guardia di Finanza di Rovigo in riferimento all’attività delle fiamme gialle polesane nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022. Oltre un anno, durante il quale la guardia di finanza rodigino ha effettuato 2893 interventi ispettivi e 100 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità economica: un impegno a 360 gradi per tutelare famiglie e imprese, destinato a intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che a breve arriveranno anche nel territorio polesano e che, se da un lato possono essere utili, dall’altro possono anche far gola anche a chi non avrebbe diritto a beneficiarne. Tra i numeri principali messi in luce nel corso dell’analisi di quanto accaduto in questi mesi, spiccano i 3,7 milioni di euro sequestrati nell’ambito delle indagini su evasioni e frodi fiscali, ai quali vanno aggiunti anche i quasi sei milioni di proposte di sequestro al vaglio in questo momento dell’autorità giudiziaria. Sono invece 123 i milioni sequestrati in sette distinti interventi per quanto riguarda il settore del riciclaggio e dell’antiriciclaggio, attività che hanno portato anche alla denuncia di 95 persone. La lunga serie di numeri presentati dalle fiamme gialle del colonnello Antonio Morelli, comandante provinciale delle fiamme gialle, tocca anche la questione legata ai reati fallimentari con l’accertamento di distrazioni per un valore pari a 31 milioni di euro. Sono poi oltre 1,3 milioni di euro, invece, i crediti vantati senza titolo scovati dagli accertamenti sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica, svolti in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, ma le indagine in ambito fiscale hanno portato a scoprire anche l’esistenza di 25 evasori totali, imprenditori o lavoratori autonomi che risultavano completamente sconosciuti al fisco. Scoperti anche 25 lavoratori in nero, sequestrati 181 chili di dolciumi di provenienza estera e distrutti per carenze igienico sanitarie, così come 120 chili di ricci di mare sprovvisti di documentazione adeguata. Attività corposa, fondamentale per dare sempre maggior legalità al territorio e tutelare chi lavora, e dà lavoro in maniera onesta.
TURISMO IN RIPRESA, MA NON MANCANO GLI INCONVENIENTI Rosolina Mare continua a spingere sul fronte del turismo e lo fa grazie ad un’estate 2022 carica di iniziative che puntano a riportare agli antichi splendori una delle mete preferite dai turisti che approdano nella nostra regione scegliendo il polesine. Festival, serate teatrali, eventi in spiaggia e opportunità per tutte le fasce d’età chiamate però a fare i conti con episodi purtroppo poco piacevoli. E’il caso di quanto accaduto nel fine settimana appena concluso sulla strada per Caleri appunto, a Rosolina Mare, teatro dell’ennesimo raid ai danni delle molte auto dei turisti parcheggiate, prese di mira dai malviventi che per arraffare le poche cose lasciate nei sedili anteriori e posteriori delle vetture non si sono tirati indietro, spaccando i finestrini e prendendo tutto ciò che sono riusciti a trovare. Difficile che in questi casi i ladri se ne siano andati con un bottino chissà quanto corposo, con i malviventi che hanno puntato ancora una volta sulla quantità, colpendo numerose vetture. Un fenomeno che periodicamente, purtroppo, ritorna laddove c’è maggior presenza di turisti e di appassionati del bel mare e delle spiagge. Una brutta sorpresa per chi è stato danneggiato, al rientro dalla giornata in spiaggia che si è trovato con il finestrino fracassato e con l’ammontare dei danni che molto spesso ha superato il valore della merce trafugata dalle varie autovetture prese di mira. La rabbia tra i turisti è crescente, così come quella che tocca anche i residenti, tutt’altro che favorevoli ad un biglietto da visita di questo tipo. La necessità di maggiori controlli è chiesta a gran voce da tutti, in una stagione nella quale Rosolina si sta riprendendo alla grande dopo il periodo della pandemia. Anche la mascotte ufficiale della stagione calda, Rospolino, invita tutti a fare un salto in avanti e a credere in un’estate all’altezza delle aspettative. Di contro c’è da monitorare al meglio la situazione sicurezza, così da evitare il più possibile episodi di questo tipo.
IL PO E' SALATO, BOTTIGLIE D'ACQUA A RUBA È nel Delta che la crisi idrica si fa più critica. Qui l'acqua del mare si sta impossessando del Po che ritraendosi le lascia spazio, ogni giorno di più. È risalita dalla foce per oltre venticinque chilometri. Il fiume che diventa salato, lo stesso che alimenta la centrale di potabilizzazione di Ponte Molo a Taglio di Po e che porta acqua ai rubinetti di tre comuni, 30mila famiglie. Ancora pochi giorni per il decreto siccità che sancirà lo stato di emergenza: il Veneto è zona rossa. Ma nel Delta invaso dal mare non si poteva aspettare. Il gestore Acquevenete è andato a recuperare in Spagna un dissalatore. Le operazioni di installazione tra venerdì e sabato.
ACQUA E GASOLIO, AGRICOLTURA IN GINOCCHIO Mais, soia, riso, barbabietole. I raccolti sono già definitivamente compromessi. Il trenta per cento bruciato sotto il sole rovente di giugno. Solo per il Polesine significa decine di milioni di euro sfumati. Il suolo assetato chiede agli agricoltori più acqua. Si stendono i rotoloni, trent'anni fa chi lo faceva veniva deriso. Oggi, senza, si muore. Si continua ad irrigare, c'è chi ha già fatto due, tre interventi. Davanti altri quaranta giorni. Con l'incognita acqua. Con la produzione che cala. Con i costi che aumentano. Solo per la concimazione prezzi triplicati. E poi il gasolio. Nemmeno l'agricoltura si salva.
TRENI SOPPRESSI PER DUE MESI VERSO CHIOGGIA, PENDOLARI INFURIATI Ultimi giorni di pseudo serenità per i pendolari rodigini che dal capoluogo del polesine devono raggiungere Chioggia per lavoro, e una volta finita la giornata rientrare a casa. Da martedì prossimo infatti, provvedimento che ha già suscitato polemiche e preoccupazioni, ogni viaggio di andata e ritorno tra Chioggia e Rovigo, anziché in treno, sarà sostituito con autobus. La decisione è caduta all’improvviso in seguito alla comunicazione di Reti ferroviarie italiane che hanno annunciato che per buona parte dell’estate, a causa di lavori e interventi di manutenzione programmati lungo la tratta Chioggia – Rovigo, i treni saranno appunto sostituiti dagli autobus. Un problema, specie pensando che l’alternativa sarà quella della statale Romea, intasata nel periodo estivo di turisti e comunque automobilisti in transito lungo una delle arterie più problematiche non solo del polesine, ma anche di tutta la nostra regione. Entrando nel dettaglio degli interventi di RFI, fino a settembre i disagi non saranno pochi. Da martedì 5 luglio a venerdì 29 luglio saranno cancellati e sostituiti da autobus tutti i treni della tratta Chioggia – Adria. Da sabato 30 luglio a domenica 28 agosto invece saranno soppressi tutti i treni da Chioggia, fino a Rovigo, anche questi sostituiti da pullman. Infine, da lunedì 29 agosto a domenica 11 settembre saranno di nuovo sospesi tutti i treni da Chioggia ad Adria. Un disagio costante, per tutta l’estate, che metterà a dura prova la pazienza dei tanti pendolari che anche attraverso i social, sul gruppo facebook Utenti delle ferrovie chioggia rovigo e rovigo verona hanno già iniziato a manifestare dubbi e perplessità sull’ennesimo disservizio. Ai problemi lungo la ferrovia si aggiungono, come detto, quelli legati alla percorribilità della Romea. Fardelli pesanti che rallentano, da sempre, la crescita del polesine che potrebbe essere decisamente più rapida con viabilità e infrastrutture migliori.
LA «GUERRA» SULL’AUTONOMIA: «RESPONSABILITÀ E REALISMO» Il governatore in pressing sul governo per la Legge quadro sull’autonomia. Stoccata del segretario Pd Martella: «Zaia appoggi la proposta delle sette materie per accelerare. Ci vuole responsabilità e realismo». Le regioni fanno pressing e puntano tutto su Mario Draghi. Sul tavolo c'è una legge quadro, tutto attorno la volontà di accelerare sull’iter. Passare quindi a breve in consiglio dei ministri per arrivare, con settembre, in Parlamento. Il problema che era anche tecnico sembrerebbe ora squisitamente politico: e i governatori, dopo il summit con Gelmini, e insieme con la ministra, si giocano la carta Super Mario.
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