09.05.2022

TG Rovigo

Edizione completa del 09.05.2022

Servizi 09 Maggio 2022

POLESANI A RIMINI PER L' ADUNATA ALPINA DEI RECORD Si conclude con un arrivederci a Udine la 93esima Adunata nazionale degli Alpini. Un'edizione record con 90mila penne nere in sfilata, cinquantamila i veneti che hanno risposto presente, che hanno voluto esserci. Un'edizione storica quella di Rimini. Per la prima volta nella riviera romagnola, per la prima volta in uno Stato estero: San Marino. Nell'anno in cui si festeggia il 150esimo dalla fondazione del corpo degli Alpini e dunque per la prima volta con tutte le bandiere di Guerra dei reparti Alpini dell'Esercito. Ma soprattutto un'adunata attesa dalle penne nere da tre anni, da quel arrivederci a Rimini 2020 del raduno del centenario di Milano. La pandemia l'ha fatta slittare due volte. Non succedeva dalla Seconda Guerra Mondiale.
ULSS IN VENETO, LA POLESANA NELLA TOP FIVE Investimenti importanti, attenzione per il paziente, agilità nel risolvere le criticità. Tre fattori che hanno portato alla compilazione delle pagelle per le aziende sanitarie del Veneto diramate in queste ore e che permettono al territorio della provincia di Rovigo di uscirne con un sospiro di sollievo. L’ULSS 5 Polesana infatti centra l’obiettivo di rimanere nella top five delle aziende sanitarie del veneto, precedendo realtà facenti capo a territori decisamente popolosi. A stabilire la graduatoria sono state tre categorie. I componenti della giunta regionale che su un totale di 60 punti, al polesine ne hanno assegnati 52,95. Altri 20 punti sono arrivati dalle conferenze dei sindaci, il massimo in questo caso chiudendo il tutto con i 19 punti su 20 assegnati all’ulss polesana dai componenti della quinta commissione. Il tutto a generare il punteggio finale di 91,95 che permette all’azienda sanitaria di Rovigo di chiudere davanti all’ulss 6 euganea, con i padovani che non vanno oltre il 91,53. Rovigo avanti anche ad altri territori. Le due ulss vicentine, la 7 pedemontana e la 8 berica superano di poco gli 89 e gli 88 punti. Dietro al polesine anche l’ulss scaligera con il veronese che si inserisce in ottava posizione. Chi invece ha fatto meglio risponde al nome dell’ulss veneto orientale, con il veneziano in testa e un totale di 95,55 punti. Sul podio anche Serenissima e Dolomiti, in quarta posizione la marca trevigiana e subito dopo il polesine. Graduatoria a parte per l’istituto oncologico veneto, azienda ospedaliera universitaria e azienda zero, con criteri leggermente diversi rispetto a quelli destinati alle singole ulss.
GUERRA E CARO ENERGIA, PERSI 3 MILIARDI Si impongono priorità ma pure scelte di campo: è una economia di guerra quella che si sta delineando dentro i confini del Veneto. Bisognerà decidere se abbassare i termostati e alzare i condizionatori. La regione ha perso 3,1 miliardi di Pil. A scatenare la tempesta perfetta: gas ed energia alle stelle. Le lancette dell’orologio corrono all’indietro, riportano l’economia del Veneto a tre anni fa, ai numeri del 2019. E la notizia potrebbe non essere così male, visto che parliamo del pre pandemia; è catastrofica se pensiamo che la regione ha perso 3,1 miliardi di Pil. Ovvero la traduzione in numeri delle turbolenze degli ultimi mesi, che hanno fatto scatenare la tempesta perfetta.
CROLLANO LE PARTITE IVA, A ROVIGO PICCO DI CHIUSURE Anche in Veneto il numero dei lavoratori autonomi scende in maniera preoccupante. Sono quasi 3000, tra la fine del 2019 e lo stesso periodo del 2021, le partite IVA in meno nella nostra regione. Rovigo è al primo posto in questa graduatoria.
ORTI URBANI, ORA IN CENTRO DIVENTANO REALTA’ L’orto in città non è utopia. Soprattutto se ci sono spazi adeguati e la volontà di crearlo, oltre a volontari e persone competenti impegnate a dedicare un po’di tempo alla coltivazione e alla crescita di frutta e verdura. Il tutto si traduce in concretezza come accade a Rovigo, all’interno dell’urban digital center innovation lab, spazio destinato appunto all’innovazione e aperto già da un paio d’anni, grazie ad un importante sinergia finalizzata a raggiungere gli obiettivi, in termini di clima e di rispetto dell’ambiente, inseriti nell’agenda 2030 dell’ONU.
LAVORO: UN PROTOCOLLO CONTRO LA STRAGE Sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è “zero morti”, indicazione data dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel fine settimana in visita a Venezia. Anche il polesine è questo un problema molto sentito. Un protocollo contro la strage. Quella che ha fatto 7 morti al mese nei primi tre mesi dell’anno: sul lavoro il Veneto ha contano 20 vittime. Verona la provincia più colpita: 6 tra gennaio e marzo; Rovigo quella più pericolosa, con l’incidenza più alta proprio sul luogo di lavoro: il campo, il cantiere, la fabbrica. Una sconfitta.

POLESANI A RIMINI PER L' ADUNATA ALPINA DEI RECORD Si conclude con un arrivederci a Udine la 93esima Adunata nazionale degli Alpini. Un'edizione record con 90mila penne nere in sfilata, cinquantamila i veneti che hanno risposto presente, che hanno voluto esserci. Un'edizione storica quella di Rimini. Per la prima volta nella riviera romagnola, per la prima volta in uno Stato estero: San Marino. Nell'anno in cui si festeggia il 150esimo dalla fondazione del corpo degli Alpini e dunque per la prima volta con tutte le bandiere di Guerra dei reparti Alpini dell'Esercito. Ma soprattutto un'adunata attesa dalle penne nere da tre anni, da quel arrivederci a Rimini 2020 del raduno del centenario di Milano. La pandemia l'ha fatta slittare due volte. Non succedeva dalla Seconda Guerra Mondiale.

ULSS IN VENETO, LA POLESANA NELLA TOP FIVE Investimenti importanti, attenzione per il paziente, agilità nel risolvere le criticità. Tre fattori che hanno portato alla compilazione delle pagelle per le aziende sanitarie del Veneto diramate in queste ore e che permettono al territorio della provincia di Rovigo di uscirne con un sospiro di sollievo. L’ULSS 5 Polesana infatti centra l’obiettivo di rimanere nella top five delle aziende sanitarie del veneto, precedendo realtà facenti capo a territori decisamente popolosi. A stabilire la graduatoria sono state tre categorie. I componenti della giunta regionale che su un totale di 60 punti, al polesine ne hanno assegnati 52,95. Altri 20 punti sono arrivati dalle conferenze dei sindaci, il massimo in questo caso chiudendo il tutto con i 19 punti su 20 assegnati all’ulss polesana dai componenti della quinta commissione. Il tutto a generare il punteggio finale di 91,95 che permette all’azienda sanitaria di Rovigo di chiudere davanti all’ulss 6 euganea, con i padovani che non vanno oltre il 91,53. Rovigo avanti anche ad altri territori. Le due ulss vicentine, la 7 pedemontana e la 8 berica superano di poco gli 89 e gli 88 punti. Dietro al polesine anche l’ulss scaligera con il veronese che si inserisce in ottava posizione. Chi invece ha fatto meglio risponde al nome dell’ulss veneto orientale, con il veneziano in testa e un totale di 95,55 punti. Sul podio anche Serenissima e Dolomiti, in quarta posizione la marca trevigiana e subito dopo il polesine. Graduatoria a parte per l’istituto oncologico veneto, azienda ospedaliera universitaria e azienda zero, con criteri leggermente diversi rispetto a quelli destinati alle singole ulss.

GUERRA E CARO ENERGIA, PERSI 3 MILIARDI Si impongono priorità ma pure scelte di campo: è una economia di guerra quella che si sta delineando dentro i confini del Veneto. Bisognerà decidere se abbassare i termostati e alzare i condizionatori. La regione ha perso 3,1 miliardi di Pil. A scatenare la tempesta perfetta: gas ed energia alle stelle. Le lancette dell’orologio corrono all’indietro, riportano l’economia del Veneto a tre anni fa, ai numeri del 2019. E la notizia potrebbe non essere così male, visto che parliamo del pre pandemia; è catastrofica se pensiamo che la regione ha perso 3,1 miliardi di Pil. Ovvero la traduzione in numeri delle turbolenze degli ultimi mesi, che hanno fatto scatenare la tempesta perfetta.

CROLLANO LE PARTITE IVA, A ROVIGO PICCO DI CHIUSURE Anche in Veneto il numero dei lavoratori autonomi scende in maniera preoccupante. Sono quasi 3000, tra la fine del 2019 e lo stesso periodo del 2021, le partite IVA in meno nella nostra regione. Rovigo è al primo posto in questa graduatoria.

ORTI URBANI, ORA IN CENTRO DIVENTANO REALTA’ L’orto in città non è utopia. Soprattutto se ci sono spazi adeguati e la volontà di crearlo, oltre a volontari e persone competenti impegnate a dedicare un po’di tempo alla coltivazione e alla crescita di frutta e verdura. Il tutto si traduce in concretezza come accade a Rovigo, all’interno dell’urban digital center innovation lab, spazio destinato appunto all’innovazione e aperto già da un paio d’anni, grazie ad un importante sinergia finalizzata a raggiungere gli obiettivi, in termini di clima e di rispetto dell’ambiente, inseriti nell’agenda 2030 dell’ONU.

LAVORO: UN PROTOCOLLO CONTRO LA STRAGE Sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è “zero morti”, indicazione data dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel fine settimana in visita a Venezia. Anche il polesine è questo un problema molto sentito. Un protocollo contro la strage. Quella che ha fatto 7 morti al mese nei primi tre mesi dell’anno: sul lavoro il Veneto ha contano 20 vittime. Verona la provincia più colpita: 6 tra gennaio e marzo; Rovigo quella più pericolosa, con l’incidenza più alta proprio sul luogo di lavoro: il campo, il cantiere, la fabbrica. Una sconfitta.

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