02.05.2022
Dai rifiuti l'energia per viaggiare. Partono da Chioggia i primi sette autobus del Veneto alimentati a Biometano, un gas naturale generato dai rifiuti urbani o dagli scarti degli allevamenti. Percorreranno la tratta Chioggia-Venezia con tappa a Piazzale Roma e all'aeroporto Marco Polo. Complessivamente si parla di oltre 800mila chilometri l'anno. I nuovi mezzi consentiranno di evitare l'emissione di 150 tonnellate di Co2 in un anno per veicolo, una riduzione di quasi il 90 per cento. L'investimento è stato finanziato per ...il 90 per cento dalla Regione Veneto. La prima corsa partirà a giorni. Ogni autobus può ospitare oltre 60 passeggeri. Il biometano che li alimenta proviene tutto da rifiuti prodotti in Veneto. La particolarità è che questo gas naturale consente non solo di annullare le emissioni, ma anche di intercettare il metano prima della sua dispersione in atmosfera, convertendolo.Si sta lavorando anche per inserire un'altra tappa. L'idea è quella di collegare Chioggia con Rosolina per proporre un unico pacchetto turistico ai visitatori. Un primo viaggio sperimentale potrebbe già partire a giugno.
TG Rovigo del 02.05.2022 TG Completo
A VENEZIA E ROSOLINA SENZA INQUINARE, ECCO I BUS A BIOMETANO Dai rifiuti l'energia per viaggiare. Partono da Chioggia i primi sette autobus del Veneto alimentati a Biometano, un gas naturale generato dai rifiuti urbani o dagli scarti degli allevamenti. Percorreranno la tratta Chioggia-Venezia con tappa a Piazzale Roma e all'aeroporto Marco Polo. Complessivamente si parla di oltre 800mila chilometri l'anno. I nuovi mezzi consentiranno di evitare l'emissione di 150 tonnellate di Co2 in un anno per veicolo, una riduzione di quasi il 90 per cento. L'investimento è stato finanziato per il 90 per cento dalla Regione Veneto. La prima corsa partirà a giorni. Ogni autobus può ospitare oltre 60 passeggeri. Il biometano che li alimenta proviene tutto da rifiuti prodotti in Veneto. La particolarità è che questo gas naturale consente non solo di annullare le emissioni, ma anche di intercettare il metano prima della sua dispersione in atmosfera, convertendolo.Si sta lavorando anche per inserire un'altra tappa. L'idea è quella di collegare Chioggia con Rosolina per proporre un unico pacchetto turistico ai visitatori. Un primo viaggio sperimentale potrebbe già partire a giugno.
FRAGOLE, AL VIA LA RACCOLTA A CRESPINO MA MANCANO I LAVORATORI Problema lavoratori stagionali, la questione non riguarda solo il turismo ma anche il settore dell’agricoltura che periodicamente, a seconda del prodotto, ha bisogno di persone da impiegare nei campi. E se per la vendemmia tra qualche mese, il tempo per correre ai ripari ancora c’è, è critica la situazione per quei prodotti che maturano proprio in questo periodo e per i quali servirebbe un numero importante di personale da impiegare per la raccolta. E’il caso delle fragole ad esempio, pronte proprio in questi giorni; senza lavoratori però si rischia di perdere il raccolto, con conseguenze pesanti su un settore messo in seria difficoltà come tutti gli altri da guerra e pandemia. A Crespino, in provincia di Rovigo, le fragole sono in raccolta proprio in questi giorni; il problema quindi è più che mai attuale. Nelle serre di Sofia si raccolgono ogni anno 400 quintali di fragole; in Veneto il prodotto è concentrato prevalentemente tra polesine e basso veronese per un totale di circa 360 ettari coltivati; una minima parte rispetto ai 4100 ettari coltivati a livello nazionale e in prevalenza tra Basilicata e Campania. Manca la manodopera e i costi sono sempre più elevati. Aiutare l’agricoltura a migliorarsi, con serre più performanti ad esempio e metodi di raccolta più efficaci, darebbe benefici anche al consumatore finale.
REPARTO E DAY HOSPITAL, L'ONCOLOGIA SI RINNOVA L'ospedale di Rovigo ha un nuovo polo oncologico. Terminati i lavori di ristrutturazione che hanno permesso di migliorare il percorso di cura del paziente, prima suddiviso in più piani del nosocomio, ora in un'unica area. Ambulatori, day hospital e degenze tutti in un unico piano, in un'unica area. Terminati i lavori di ristrutturazione del reparto di oncologia dell'ospedale di Rovigo. Una rivoluzione non solo logistica ma terapeutica, assistenziale. Si rende più efficace il lavoro dei sanitari e si facilita il percorso di cura del malato, ora più rispettoso del paziente, ben definito e unitario. Nella stessa area la presa in carico va dalla A alla Z, dall'inizio con i primi interventi, la fase operatoria ed il post operatorio.
FONDI DEL PNRR, IL TERRITORIO POLESANO ACCELERA PER SFRUTTARLI Ogni anno sono tanti gli euro che anche in Veneto non sono sfruttati. Soldi in arrivo dai bandi europei, nazionali e regionali, che i comuni però non riescono a far propri per mancanza di progetti e tempestività. Con l’arrivo dei fondi del PNRR le opportunità sono ancora maggiori. A Rovigo si è parlato di come non perdere l’ennesima occasione. Il PNRR e i suoi fondi sono un treno che i territori non possono perdere. Ecco allora che al salone del grano di piazza Garibaldi a Rovigo, istituzioni e realtà del polesine si sono incontrati con l’obiettivo di identificare la strada migliore per sfruttare al meglio i fondi del PNRR ma anche i molti bandi europei, nazionali e regionali che mettono a disposizione migliaia e migliaia di euro. Per accaparrarseli però servono tempestività e competenze, evitando così di perdere fondi importanti solo per l’incapacità di creare progetti condivisi tra territori vicini. Un dialogo necessario per rilanciare un polesine che da tempo vuole accelerare e crescere per diventare un polesine davvero smart. Molti i progetti già attivi: quello per creare un vero e proprio polesine smart per rendere più digitali le pubbliche amministrazioni del territorio ad esempio; ma non solo.
A PRANZO SULL' AEREO DI LEONE A VILLAMARZANA Gli aerei di Villamarzana pronti a riprendere il volo. Dopo anni di abbandono che hanno portato la struttura al degrado, un imprenditore padovano si dice pronto a far ri decollare il ristorante pizzeria Michelangelo da Vinci. Questa volta la notizia è confermata. Il ristorante ad oggi si presenta in queste condizioni. Gli aerei presi di mira dai vandali, imbrattati, deturpati. Nell'edificio finestre rotte, scritte ovunque. In questi otto anni dal fallimento hanno portato via tutto quello che si poteva: quadri, sedie, tavolini, lampade, statue. Eppure uno degli aerei era appartenuto anche al presidente della Repubblica Giovanni Leone. L'altro viene dall'ex Cecoslovacchia. Smontati, trasportati in transpolesana e rimontati fedelmente. Con tanto di torre di controllo ed elicottero. La fama l'aveva fatto diventare meta di turisti e curiosi. La cucina d'élite attirava vip e personaggi illustri, naturalmente servita all'interno della fusoliera. Un'esperienza non da tutti i giorni, tanto che il ristorante si era conquistato un posto nello speciale elenco dei luoghi da vedere almeno una volta nella vita.
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