21.02.2022
OCCHIOBELLO (RO) – SPACCIATORE CON 16 CHILI DI “COCA” IN MANETTE
16 chili di cocaina in auto, altri 10 nella sua abitazione di Occhiobello, in provincia di Rovigo. A finire nei guai per l’ingente quantitativo di stupefacente scoperto nella giornata di venerdì è stato un 36enne domiciliato proprio nel centro rodigino sorpreso dai carabinieri di Lugo, in provincia di Ravenna, mentre in auto aveva con sé i 16 chili di cocaina, caricati in macchina per una consegna bloccata però prima ...del suo completamento dai militari. L’uomo, di origini albanesi, è stato fermato e poco dopo i carabinieri hanno proceduto ad un controllo domiciliare scoprendo l’ulteriore quantitativo di sostanza stupefacente. Già noto alle forze dell’ordine per reati tutt’altro che secondari, il 36enne è stato così portato e rinchiuso in carcere a Ravenna.
CASTELGUGLIELMO (RO) – FURTO AL CENTRO AMAZON, FERMATO DIPENDENTE
Ha rubato due telefoni cellulari durante il turno di lavoro ma è stato scoperto e di conseguenza denunciato. Il fatto, non il primo, è accaduto all’interno dello stabilimento Amazon di Castelguglielmo e ha visto come protagonista un 30enne dipendente della realtà aperta in polesine dal colosso internazionale. Il 30enne è stato sorpreso dagli addetti alla vigilanza che hanno a loro volta contattato i carabinieri della stazione di Ficarolo, intervenuti sul posto in pochi attimi. Il trentenne è stato denunciato in stato di libertà alla procura della repubblica di Rovigo per furto. La refurtiva è stata comunque restituita.
TG Rovigo del 21.02.2022 TG Completo
IRAS, CONSIGLIO “INTERLOCUTORIO”. CGIL: “INTERVENGA LA REGIONE” Un consiglio comunale monotematico e focalizzato sul problema IRAS, la struttura di assistenza rodigina nell’occhio del ciclone e a rischio sopravvivenza, quello andato in scena pochi giorni fa in città. Un dibattito che si è acceso durante la discussione in aula con il sindaco Edoardo Gaffeo che ha confermato la volontà di non far chiudere l’importante realtà e di essere costantemente in contatto con il commissario regionale per cercare di risolvere la problematica. Un dialogo che tuttavia non ha soddisfatto le sigle sindacali che, a gran voce e nei giorni scorsi, avevano chiesto proprio la convocazione di un’assemblea per parlare della situazione.
SAN BASILIO, IL BORGO TRA ETRUSCHI E DANTE La storia, con i siti archeologici. E la leggenda, con la quercia di Dante. Borgo San Basilio una tranquilla oasi nel cuore del parco del Delta riserva Unesco. Affonda le sue radici nella via Popilia, antica strada romana che collegava Ravenna ad Adria avamposto strategico al centro di intensi scambi commerciali. Diventò una stazione di posta, attorno sorse un fiorente insediamento. Oggi si presenta così. Un borgo dimenticato tra le campagne polesane. Un borgo con tutte le caratteristiche necessarie per rinascere con i fondi del Pnrr. L'idea è quella di ricostruire un tratto della via Popilia e farvi passeggiare i turisti tra palafitte etrusche ed edifici di epoca romana. Un parco archeologico didattico. Un crocevia di storie che si perdono nella notte dei tempi. E di leggende. La grande quercia secolare di 500 anni considerata l'albero più antico del Polesine nel giro di poco diventa la quercia di Dante. Al sommo poeta si vuole dedicare un bosco, lo stesso che c'era all'epoca, con i versi sparsi tra gli alberi. Del resto San Basilio è anche corridoio ecologico, dalle dune fossili attraverso i gorghi al Po di Goro. Natura che si sposa con l'arte. In uno dei polmoni verdi il progetto vede sorgere una sorta di galleria di artisti a cielo aperto. Arte che permetterebbe anche di riavere la quercia della leggenda.
EMERGENZA NUTRIE, AGRICOLTURA IN GINOCCHIO Dopo le gelate delle scorse settimane, i periodi siccitosi a cavallo tra estate e autunno gli agricoltori del polesine si ritrovano ora a dover fare i conti con un altro problema che ne sta mettendo in difficoltà bilanci e sopravvivenza. Le nutrie, cresciute in maniera esponenziale negli ultimi anni e vera e propria spina nel fianco sia per la produttività delle aziende agricole polesane ma anche per la stessa sicurezza di tutto il territorio. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi durante l’assemblea provinciale di Cia andata in scena a Porto Tolle. Oltre alla sicurezza degli argini, la problematica coinvolge anche i raccolti di cui, molto spesso, le nutrie sono ghiotte causando perdite importanti che secondo alcune stime si aggirano sul mezzo milione di euro all’anno in tutta la provincia.
LA CRONACA. ARRESTATO SPACCIATORE A OCCHIOBELLO, NEI GUAI UN 30ENNE A CASTELGUGLIELMO SORPRESO A RUBARE DUE CELLULARI OCCHIOBELLO (RO) – SPACCIATORE CON 16 CHILI DI “COCA” IN MANETTE 16 chili di cocaina in auto, altri 10 nella sua abitazione di Occhiobello, in provincia di Rovigo. A finire nei guai per l’ingente quantitativo di stupefacente scoperto nella giornata di venerdì è stato un 36enne domiciliato proprio nel centro rodigino sorpreso dai carabinieri di Lugo, in provincia di Ravenna, mentre in auto aveva con sé i 16 chili di cocaina, caricati in macchina per una consegna bloccata però prima del suo completamento dai militari. L’uomo, di origini albanesi, è stato fermato e poco dopo i carabinieri hanno proceduto ad un controllo domiciliare scoprendo l’ulteriore quantitativo di sostanza stupefacente. Già noto alle forze dell’ordine per reati tutt’altro che secondari, il 36enne è stato così portato e rinchiuso in carcere a Ravenna. CASTELGUGLIELMO (RO) – FURTO AL CENTRO AMAZON, FERMATO DIPENDENTE Ha rubato due telefoni cellulari durante il turno di lavoro ma è stato scoperto e di conseguenza denunciato. Il fatto, non il primo, è accaduto all’interno dello stabilimento Amazon di Castelguglielmo e ha visto come protagonista un 30enne dipendente della realtà aperta in polesine dal colosso internazionale. Il 30enne è stato sorpreso dagli addetti alla vigilanza che hanno a loro volta contattato i carabinieri della stazione di Ficarolo, intervenuti sul posto in pochi attimi. Il trentenne è stato denunciato in stato di libertà alla procura della repubblica di Rovigo per furto. La refurtiva è stata comunque restituita.
ACQUEVENETE, INVESTIMENTI IMPORTANTI NEL CUORE DEL POLESINE Ed ora parliamo dell’acqua, importante per tutta la provincia di Rovigo. Nel territorio sono molti gli investimenti in essere ma anche quelli pronti a partire, in un periodo durante il quale l’aumento del costo dell’energia si fa sentire anche per il settore. Investimenti importanti con il territorio della provincia di Rovigo al centro del piano di crescita e sviluppo di Acquevenete, realtà che gestisce il servizio idrico integrato per 108 comuni su 5 province. Tra queste anche Rovigo, territorio sul quale si concentrano numeri di rilievo. Minori perdite, maggior rendimento e di conseguenza meno sprechi e miglior capacità di risparmiare e spendere per far crescere l’intero territorio anche dal punto di vista idrico. Il tutto in un periodo non facile per l’aumento del costo delle materie prime. Problema al quale si cerca di far fronte in tutti i modi.
ZAIA: DUE ANNI CON IL FIATO SOSPESO Una tragedia iniziata due anni fa, il 21 febbraio 2020. Una data che non dimenticheremo mai. Adriano Trevisan muore di Covid, la prima vittima in Italia. Capimmo che il virus non era distante, dall'altra parte del mondo. Ma era il nostro vicino di casa. Poco tempo, pochi giorni e le nostre vite cambiano per sempre. Vò zona rossa, gli ospedali chiudono, fuori si piantano le tende riscaldate. E poi il lockdown, le code con i carrelli ai supermercati, le mascherine introvabili e improvvisate. Le ordinanze che arrivano a tarda notte. L'assalto alla stazione dei treni, per fuggire dalla morte, per tornare dalle famiglie. Un'istantanea del terrore. E poi tutti chiusi in casa, ad ammirare la libertà perduta dai terrazzi colorati “andrà tutto bene”
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