LA VOCE DELLE DONNE NELL'ARENA DI PACE

TG Veneto News
2^a Edizione del 16.05.2024 TG Completo

STRADE COME FIUMI, FAMIGLIE ISOLATE La bassa padovana sommersa dall’acqua. Allagamenti, frane, strade come canali. A Montagnana Borgo San Marco è un fiume. L’acqua inarrestabile mischiata al fango è entrata nelle case. Il picco a mezzanotte: mezzo metro. Mobili, elettrodomestici, ricordi: tutto da buttare. Pala e scopa alla mano le famiglie si rimboccano le maniche, cercano di recuperare quel poco di salvabile.

CLIMA E IMPRESE: LE SFIDE DEL FUTURO Le infrastrutture sostenibili, il dl sulla Montagna, la transizione green, tanti i temi sul piatto oggi nell’incontro promosso dagli industriali bellunesi con ospite il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin. Una nuova strategia per la montagna, hanno puntualizzato da Confindustria, non può prescindere dal tema dell’energia.

LA VOCE DELLE DONNE NELL'ARENA DI PACE Nel momento centrale della visita del Papa di sabato, in Arena per parlare di pace, si leverà anche la voce delle donne: decine di associazioni al femminile che chiedono la giustizia sia declinata anche come giustizia nei rapporti di genere.

LITE PER LA DROGA, MUORE A 19 ANNI È finito in tragedia l'acquisto di droga, cocaina in particolare, l'altra notte a Veronetta. un 19enne marocchino è morto dopo essere stato investito dall'auto a bordo della quale c'erano 3 ragazzi, italiani, che avevano litigato poco prima con lui. gli agenti della polizia locale hanno fermato un 24enne italiano di Bussolengo.

MALTEMPO, UN EVENTO COSI’ UNA VOLTA OGNI 100 ANNI In un’ora e mezza sono caduti 90 millimetri d’acqua un evento così eccezionale che secondo le statistiche accade ogni 100 anni. Le strade che si sono trasformate in corsi d’acqua, mentre cantine, garage e scantinati si allagavano. 200 le chiamate di cittadini ai vigili del fuoco e protezione civile. Non c’è un punto, un quartiere, una zona di Padova che non ne sia rimasta più o meno coinvolta. Qui siamo alla Guizza dove i vigili del fuoco sono al lavoro con le idrovore.

TURETTA INFIERÌ CON 75 COLTELLATE. PIANO CRIMINOSO PREMEDITATO Un delitto premeditato almeno quattro giorni prima di quando poi si è realmente concretizzato. E'questo solo uno dei particolari che rendono ancor più agghiacciante la ricostruzione di come Filippo Turetta abbia messo in atto il piano che ha portato all'uccisione di Giulia Cecchettin. Dalle carte dell'avviso di conclusione delle indagini e della formulazione dei capi d'accusa che i pm di Venezia hanno notificato ieri al 22enne ora in carcere a Montorio, (ovvero reato di omicidio volontario aggravato dal sequestro di persona, l’occultamento di cadavere, lo stalking, il porto d’armi continuato), emerge che Giulia è stata uccisa con 75 coltellate, colpita più volte anche al volto e ferita una ventina di volte alle mani nel tentativo di difendersi dalla violenza di Filippo Turetta. Dettagli che hanno portato a contestare al giovane una crudeltà chiaramente eccedente l'intento omicida, per non parlare poi del controllo continuo che il 22enne teneva sulla ragazza. Turetta aveva installato sul cellulare di Giulia Cecchettin un app-spia per controllarla, pianificando il delitto e la fuga almeno dal sette novembre, quattro giorni prima dell'omicidio.

ULTIMI PREPARATIVI PER L’ARRIVO DI FRANCESCO Ci lavorano da lunedì con pause obbligate dalle forti piogge. A breve sarà pronto il grande palco allo stadio dal quale Papa Francesco, sabato mattina, celebrerà la Santa Messa.

FRANE, ALLAGAMENTI: IL MALTEMPO FLAGELLA IL VICENTINO Il mattino dopo la notte di paura ecco quello che resta delle bombe d’acqua cadute sul vicentino, particolarmente colpito l’alto e l’ovest del territorio berico. A Castelnovo il torrente Orolo ha rotto l’argine, una rottura di 40 metri, propria prima del nuovo bacino allagando l’abitato di Castelnovo di Isola Vicentina. Secondo le stime sono rimasti coinvolti 1500 residenti 400 le case dove l’acqua ho allagato garage cantine ma anche qualche piano terra.

BACCHIGLIONE OLTRE I 6 METRI, IN SALVO MAMMA CON BAMBINO Ponte San Paolo, Contrà Barche, viale dello Stadio. A Vicenza si ripete un film dell'orrore già visto. Ancora una volta, dopo l'alluvione di tre mesi fa, centinaia di residenti e commercianti si sono ritrovati a fare i conti con la forza dell'acqua. Nonostante per la prima volta siano stati aperti tutti i bacini di laminazione, tra cui quello di viale Diaz, l'acqua dei fiumi si è comunque riversata nelle strade, nei garage, negli scantinati. Alcune persone sono rimaste intrappolate: tra queste un senzatetto. Il clochard stava dormendo in Contrà Barche quando all'improvviso il cortile dove si era rifugiato si è trasformato in una piscina. I pompieri, con un gommone, sono riusciti a raggiungerlo e a salvarlo. Messe in salvo anche una mamma e la sua bambina, rimaste isolate a causa dell'alluvione in zona Ca'perse. Il malumore è così forte che in molti preferiscono non parlare. Ristoratori e commercianti stanno lavorando giorno e notte per ripulire i loro locali.