02.10.2023
Inflazione alle stelle. Arriva l’accusa del Tesoro: colpa della corsa ai profitti, da parte di aziende energetiche, agricole e dalla ristorazione. Intanto scatta il patto anti-inflazione del governo: in 1600 attività commerciali del Veneto spunta il carrello tricolore per calmierare i prezzi, ma in pochi lo sanno. E ognuno fa un po’ come vuole.
TG Veneto News
2a Edizione
del 02.10.2023
TG Completo
UCCISE LA FIGLIA, SCONTO DI PENA PER LA CELLA TROPPO PICCOLA E' stato detenuto in una cella troppo piccola, inferiore ai tre metri quadrati. Per questo Adalberto Chignoli, ha chiesto e ottenuto uno sconto di pena di 119 giorni. Sedici anni fa uccise sua figlia Camilla 22enne, svuotandole contro l’intero caricato della pistola. Colpi sparati alle spalle, dritti in testa. Fu condannato in via definitiva a trent’anni di carcere, ma tra dieci anni sarà libero. 119 giorni di rimedio risarcitorio per la cella, a cui vanno ad aggiungersi altri 1.260 giorni di permessi premio accumulati, ossia verrà scarcerato in anticipo: tre anni e sette mesi prima. Mediatore finanziario, la bella casa in zona Arcella a Padova. Solo una facciata: aveva perso oltre 600mila euro. Il default finanziario confessato alla moglie solo qualche giorno prima del delitto, era ottobre del 2007. Forse questo il movente del brutale omicidio. Chignoli impugna la pistola e spara alla giovane Camilla fresca di laurea. Finché non finisce i colpi. La fuga, breve. La moglie lo convince a costituirsi. Né lei né il figlio andranno più a trovarlo. Non ha mai saputo fornire una spiegazione, ha tentato anche di togliersi la vita, ma l’arma si è inceppata. La pena scontata al carcere Due Palazzi di Padova prima poi a Montorio Veronese dove gode di permessi per lavorare all’interno della casa di reclusione e fare volontariato all’esterno, nel fine settimana. Perché per il Tribunale di sorveglianza di Venezia, il padre assassino oggi è un detenuto modello.
IL PRIMO GIORNO DEL NUOVO PREFETTO DI VERONA Migliorare la qualità della vita delle persone, accrescere la percezione della presenza dello Stato tra i cittadini, Sono gli obiettivi prioritari del nuovo Prefetto di Verona, Demetrio Martino. Nato a Reggio Calabria il 19 novembre 1960, Martino ha conseguito la laurea in giurisprudenza all'Università degli Studi di Messina ed il Master di II livello in Amministrazione e gestione del territorio, all'Università Luiss. Ha lavorato a Reggio Calabria e Napoli. Dal 1° aprile 2019 al 6 gennaio 2020 ha ricoperto l'incarico di Prefetto della provincia di Matera, poi è stato Prefetto di Taranto. Succede a Donato Cafagna, da oggi Prefetto di Torino. "E' il mio primo incarico al Nord - ha detto parlando con i giornalisti, nel suo primo incontro ufficiale poche ore dopo il suo arrivo al Palazzo Scaligero -, ringrazio l'Amministrazione del Viminale per avermi assegnato in questa sede prestigiosa ed in una provincia straordinaria. Anche a Verona cercherò di portare avanti il metodo in altre Prefetture: andare oltre le competenze assegnate, fon una funzione "generalista" di raccordo con il territorio, a cominciare dai sindaci". Martino ha riconosciuto che le 35 interdittive antimafia emesse in 4 anni dal suo predecessore confermano che "la criminalità organizzata investe i suoi proventi illeciti dove ci sono soldi. Ormai c'è un'attività globalizzata praticamente in ogni parte del mondo, anche se ad esempio in Calabria la base della 'ndrangheta resta ancora primordiale, diciamo, ma anche loro si sono evoluti e possono contare su consulenti economici e finanziari preparati. Ma qui c'è un livello eccellente di investigatori". "Poi - ha aggiunto - il ruolo dei cittadini è importante. Al Sud commercianti e imprenditori sono meno collaborativi nel denunciare fenomeni criminali di cui sono a della popolazione resti alla finestra". Infine l'emergenza migranti. "I sindaci, un po' come tutta la pubblica amministrazione, lamentano problemi di risorse umane ed economiche. Ovviamente non possiamo sapere quanti migranti arriveranno e dobbiamo agire sempre di rincorsa. L'ipotesi di realizzare un Cas è percorribile, ma comunque agiremo cercando sempre di coinvolgere le realtà del territorio, a cominciare dai sindaci e dalla Diocesi, senza escludere il terzo settore quindi il mondo del volontariato che rappresenta un'importante risorsa" ha concluso Martino.
I FURBETTI DELLE VACANZE, SEI MILIONI NON DICHIARATI Dalla camera ricavata dal rispostiglio, all’alloggio nel disimpegno, alla società di capitali con 25 immobili “in nero”. Da Jesolo a Chioggia, centotrentaquattro strutture “fantasma”, completamente abusive, scoperte dalla Guardia di Finanza e le Polizie Locali del veneziano. L’operazione “Back in Venice” partita a luglio del 2022 solo sul centro storico e Mestre, da luglio a settembre di quest’anno ha esteso i controlli alle principali località balneari, fatto emergere un fenomeno sommerso. Sei milioni di euro di ricavi non dichiarati e sanzioni per un milione e centomila euro nella regione più turistica d’Italia. 28 strutture abusive smascherate tra Venezia, Lido e Burano, 10 a Mestre, ben 21 a Jesolo. 6 a Eraclea, 4 a Cavallino e 4 a Chioggia. 3 a Bibione. Locazioni turistiche inesistesti come Bed and Breakfast ed alloggi. Poi ci sono quelli che dichiaravano una capacità ricettiva inferiore alla reale: così si passava da 5 a 11 posti letto a Mestre, se ne guadagnavano altri otto a Bibione. Con le camere ricavate in disimpegni a Eraclea, nei magazzini a Mestre, nei ripostigli a Caorle. Sono transitati almeno seicento clienti. È il business del turismo, con la schiera di lavoratori in nero. A Venezia un Bed and Breakfast in fiorente attività dal 2019 ha omesso di dichiarare mezzo milione di euro. I proprietari tutti veneziani. La lotta agli abusivi con i controlli intensificati che oggi sfruttano software intelligenti in grado di individuare le strutture extraalberghiere potenzialmente irregolari. Il sistema confronta le offerte del web con quelle censite, incrocia le informazioni con le banche dati fiscali, aggiunge gli elementi raccolti dalle operazioni e le interviste raccolte dai turisti in partenza. In tre mesi ha permesso di smascherare un centinaio di strutture abusive, irrogando sanzioni per quasi 700mila euro, oltre un milione da luglio 2022.
3500 CLIENTI SENZA PAGARE LE TASSE Un operatore olistico di 68 anni che, dal 2016, ha omesso la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, risultando in questo modo evasore totale. Lo ha scoperto la Guardia di finanza di Belluno. La persona, autodefinitosi un "allineatore vertebrale", praticava una sorta di pranoterapia, per arrecare al cliente un benessere mentale e fisico tramite flussi di energia tra chi la trasmette e chi, invece, la recepisce, senza effettuare manipolazioni sul corpo dell'interessato, attraverso un'imposizione delle mani a pochi centimetri di distanza e per tutta la lunghezza del corpo del cliente Grazie ad un considerevole passaparola, supportato anche dalla pubblicazione di numerosi video e post su piattaforme digitali, era riuscito a sottoporre a trattamento, prevalentemente presso il proprio domicilio e previ contatti telefonici, circa 3.500 clienti, dislocati su tutto il territorio regionale, con una particolare concentrazione nelle Province di Belluno, Treviso e Padova. Il prezzo unitario per ciascuna prestazione è stato quantificato in 130 euro, riscosso in contanti, così come risultante dalla documentazione acquisita e dalle dichiarazioni degli stessi clienti.
CAOS E DUBBI NEL CARRELLO TRICOLORE Inflazione alle stelle. Arriva l’accusa del Tesoro: colpa della corsa ai profitti, da parte di aziende energetiche, agricole e dalla ristorazione. Intanto scatta il patto anti-inflazione del governo: in 1600 attività commerciali del Veneto spunta il carrello tricolore per calmierare i prezzi, ma in pochi lo sanno. E ognuno fa un po’ come vuole.
SPORT E GASTRONOMIA FRA LE DOLOMITI Quasi 1400 partecipanti da 25 nazioni differenti, ossia tutto esaurito nel fine settimana a Cortina, per la 7° edizione del Delicious Trail Dolomiti, gara di corsa in montagna abbinata al piacere della buona cucina, nel contesto unico delle vette dolomitiche.
IL BLOCCO AUTO FUNZIONA, L'ARIA E' MENO INQUINATA Carta di circolazione in mano. In Veneto è scattato il piano anti smog che vieta la circolazione di alcuni motori in determinate fasce orarie. I comuni, poi, hanno stilato l’elenco delle giornate ecologiche. Ottobre è cominciato e con esso arriva il rendiconto della salute dell’aria e i piano anti smog. Che a quanto pare, qualcosa fanno. Parola di Legambiente. Quest’anno, infatti, arriviamo all’inizio d’autunno senza aver già superato il numero massimo di sforamenti. Certo, questo non ci fa dire che l’aria sia buona. Alla pianura Padana il record negativo: resta tra le più inquinate d’Europa. In 58 centri urbani italiani la concentrazione media di Pm 2,5 rilevata quest’anno ha superato il valore di riferimento, pari a 10 microgrammi per metro cubo. Di queste, ben nove arrivano a raddoppiare il limite. La provincia più colpita da gennaio ad agosto 2023 è Cremona. Seguita Monza e Brianza, Milano, Mantova e Padova. A Vicenza la concentrazione di Pm10 è aumentata di un +14,3%. E a far male nel complesso sono auto e agricoltura.
BLITZ CONTRO GLI ABUSIVI NEL PARK DELLOSPEDALE Parcheggi dell'Ospedale San Bortolo blindati con le sbarre di ingresso e uscita per sradicare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi. Scatta la rivoluzione in via Rodolfi e i lavori partiranno nelle prossime settimane. L'obiettivo è duplice: rendere meno caotica l'area di sosta per gli utenti ma anche mettere un freno a chi molesta gli automobilisti. Una presenza costante come documentano la nostre telecamere e che costringe le forze dell'odine a blitz e inseguimenti, come l'ultimo accaduto qualche giorno fa che ha portato ad identificare, denunciare e sanzionare tre persone.
VAJONT, MATTARELLA : "LEZIONE INDIMENTICABILE" Alle 22.39 del nove ottobre 1963, 270 milioni di metri cubi di roccia franarono sul bacino artificiale della diga del Vajont. 115 milioni di metri cubi d’acqua crearono un’onda che superò di 250 metri in altezza il coronamento della diga. Risalì il versante, radendo al suolo Erto e Casso, poi scavalcò il manufatto che rimase intatto, e si riversò nel fondovalle veneto, si abbatté su Longarone, seminando morte e distruzione. 1.910 vittime, di cui 487 con meno di 15 anni. Il Presidente Mattarella come ricordato al Festival delle Regioni a Torino davanti a tutti i Governatori lunedì nove ottobre varcherà i cancelli del cimitero di Fortogna. Un omaggio alle vittime. Un disastro ambientale ha sottolineato il Capo di Stato in questo sessantesimo anniversario che continua a dare una lezione terribile ed indimenticabile di quanto sia importante la tutela del territorio.
AFFITTI IN BASILICA COSTANO LA META' RISPETTO ALLE PIAZZE 1.700 euro al mese di affitto per un negozio di 20 metri quadri in Piazza dei Signori a Vicenza. In Basilica Palladiana un locale della stessa dimensione, anzi addirittura poco più grande, costa invece 687 euro. Ha fatto discutere l'enorme differenza dei costi di gestione di negozi, bar e locali in centro storico a Vicenza. Il canone pagato dagli affittuari in Basilica è nettamente più basso, meno della metà, rispetto a quello sborsato dai commercianti delle piazze. Non sono prezzi dettati dal mercato ma sono gestiti direttamente dal comune.
CONTRO IL TUMORE AL SENO L'ARENA SI COLORA DI ROSA Si è aperto ieri anche a Verona, con una manifestazione ricca di eventi in piazza Bra, il mese della prevenzione contro il tumore al seno. A sottolineare l'impegno di associazioni, medici e ricercatori, anche l'Arena si è tinta di rosa. La ricerca consente oggi di individuare lesioni sempre più piccole e di ricorrere a terapie meno invasive.
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