DALLA SICCITA' AL RISCHIO ALLUVIONE, INCUBO MALTEMPO Dopo mesi di siccità, il ritorno in abbondanza della pioggia sta creando i primi problemi anche nella nostra regione ed in particolare in provincia di Rovigo e nella bassa padovana, territori sui quali la quantità di pioggia caduta continua ad essere rilevanti. A Trecenta, in Polesine, dalla mezzanotte di mercoledì alle 16 del giorno successivo sono caduti 160 millimetri d'acqua; in meno di un giorno praticamente è caduta la pioggia che di solito cade in quattro mesi, tenendo presente peraltro che fra ottobre 2021 e aprile 2022, la pioggia caduta a Rovigo in sette mesi era stata appena 180 millimetri. Inevitabili i danni e gli allagamenti; campagne sott'acqua, a Badia Polesine una famiglia bloccata in casa dall'acqua è stata evacuata grazie ad una squadra speleo alpino fluviale. Disagi anche a Salara, Castelmassa e Occhiobello ma anche in provincia di Padova e in particolare a Montegrotto Terme dove un grosso albero si è spezzato precipitando al suolo, e a Montagnana dove alcuni locali sotterranei dell'istituto alberghiero sono andati allagati. Numerosi i sottopassi finiti sott'acqua e le strade chiuse per evitare problemi agli automobilisti. Acqua in pianura, neve in montagna; sulla Marmolada una vera e propria bufera con oltre mezzo metro di neve fresca e temperature che hanno toccato i -5. Neve che preoccupa anche gli organizzatori del giro d'italia in vista della tappa del prossimo 26 maggio da Longarone al rifugio Auronzo sulle tre cime di Lavaredo, ricoperte in queste ore da oltre mezzo metro di coltre bianca. C'è il rischio che se il meteo non dovesse migliorare, alcuni tra i passi più epici come il Campolongo o il Giau saranno eliminati dal percorso di tappa per far posto al percorso di riserva con il passaggio comunque al Passo Tre Croci ma con l'arrivo spostato a Misurina. Giro a parte, le criticità riscontrate rimangono per il momento limitate. Nei prossimi giorni frane superficiali potrebbero essere causate dalla gran quantità d'acqua caduta, con l'allerta gialla possibile tra il Basso Brenta e l'area del Bacchiglione.
UCCISE LA MADRE E LA SORELLINA, CHIEDE IL PERMESSO PREMIO A soli sette anni dall'omicidio di madre e sorellina ad Albaredo d'Adige, in provincia di Verona, Andrei Filip, potrebbe uscire dal carcere per i primi permessi premio. Ora, dice il suo legale, è diventato un detenuto modello.
JESOLO - AL VIA LA DIECI GIORNI DEL BERE RESPONSABILMENTE Si scrive Jesolo Cocktail Experience ma si legge, anche, come il bere bene restando in sicurezza. Nella località balneare sono già arrivati e vi rimarranno fino al prossimo 21 maggio i migliori professionisti del settore con l'obiettivo di accrescere l'educazione al bere responsabile senza rinunciare alla qualità e al gusto, promuovendo il valore della moderazione. Un'iniziativa che si caratterizza per incontri, masterclass e degustazioni alla base della quale il bere responsabilmente, e quindi con moderazione e attraverso la scelta di prodotti di qualità, rimane il focus principale.
DUE COLTELLATE PER LA DROGA, UCCISO IN STRADA A 17 ANNI Cade a terra, sul prato bagnato da giorni di pioggia, ucciso da due coltellate. Aymen Adda Benameur, studente brillante, amato da tutti, muore a 17 anni. Non se ne capacita nessuno. Straziante il dolore della mamma, all’arrivo sul luogo del delitto, dietro la chiesa di Varago di Maserada, nel trevigiano. Aymen era infatti in tenuta da jogging, ma sul prato dietro la chiesa incontra Elia Fiorindi, 18 anni: avevano un appuntamento per la cessione di stupefacente. Ma la consegna non si risolve in fretta, tra i due nasce un diverbio, spunta un coltello. Due i fendenti che uccidono Aymen. Elia scappa, raggiunge i due amici, minorenni, con i quali era arrivato da Treviso. Si nascondo nei pressi del vicino albergo. La titolare si insospettisce. Intanto i carabinieri, sul prato, trovano il movente del delitto: un panetto da mezzo etto di hashish; 9 dosi da un grammo, 250 euro. Il quadro si fa sempre più chiaro. I tre ragazzi finiscono in caserma.Il maggiore viene subito fermato: l’accusa è di omicidio colposo.
L’APPELLO DEGLI INFERMIERI: “STOP ALLE VIOLENZE IN CORSIA” “Stop alle violenze contro il personale sanitario”, è l’appello lanciato dal personale infermieristico in occasione della giornata internazionale a loro dedicata.
LE LACRIME DELLA MAMMA, LO CHOC DEL PAESE Le margherite bianche, due rose sbocciate. Ma nel corso della giornata, arriveranno dei fiori arancioni, e ancora un bouquet tutto bianco. Lì dove solo meno di 24 ore prima, Aymen aveva esalato il suo ultimo respiro. Caduti mortalmente a terra i sogni di un ragazzo di 17 anni, studente modello, all’istituto Besta di Treviso. Lì dove la mamma è accorsa dalla vicina abitazione lasciando a casa i tre figli più piccoli. Sul prato bagnato anche la sua disperazione enorme.
DONA IL RENE AL FIGLIO, MAMMA VICENTINA PREMIATA ALLA CAMERA Ha donato il rene al figlio di 24 anni malato, una mamma di Caldogno, Agnese Tassetto è state premiata alla Camera. "Consegniamo un piccolo premio per un grande gesto nella significativa ricorrenza della festa della Mamma. Questa storia - ha spiegato il Presidente Fontana - meritava davvero di essere raccontata, perché è giusto inviare segnali positivi".
MUORE DOPO 31 ANNI DI COMA E’ morta dopo 31 anni di coma, era in stato vegetativo dalla vigilia di Natale del 1991. Mirian Visintin, 57 anni si è spenta nel reparto di medicina del San Bassiano dove era arrivata da casa Sturm. Una morte naturale, sopraggiunta a causa delle complicanze respiratorie e dell’aggravarsi del suo stato di salute. La donna aveva perso conoscenza dopo un brutto incidente stradale avvenuto 31 anni fa. Miriam Visintin stava andando a lavorare in una ditta di Riese Pio X al volante della sua panda. L’incidente a Mussolente in una semicurva, forse a causa del ghiaccio o di un malore. L’auto invase la corsia opposta di marcia e si schiantò contro un pilastro di una cancellata. La giovane rimase priva di sensi e a causa delle lesioni riportate alla testa non si riprese più. A fianco a lei per tutti questi anni il marito Angelo Farina e la famiglia della donna. Il loro matrimonio era avvenuto 16 mesi prima dell’incidente. Erano andati a vivere a San Giuseppe di Cassola. I funerali della donna saranno celebrati sabato alle 10.30 nella chiesa di Spineda di Riese.
LE CULLE SONO SEMPRE PIU’ VUOTE. QUALI RIMEDI? Di crisi della natalità hanno parlato oggi anche la Presidente del Consiglio Meloni e Papa Francesco agli Stati generali della Natalità. L'Italia può uscire da questo lungo "inverno demografico"? L'abbiamo chiesto ad una docente di sociologia.
FURTO DA CENTOMILA EURO SVENTATO DAL…GATTO Stavano cercando di rubare occhiali griffati per 100mila euro. La banda di ladri aveva tentato il colpo nella ditta di autotrasporti TM Marchiori di via De Gasperi a Cassola. Erano entrati in azione giovedì mattina alle 3:30 tagliando la rete di recinzione e intrufolandosi nell’azienda attraverso il giardino di una casa adiacente. Ma un vicino di casa è stato svegliato dal suo gatto disturbato dall’accensione delle luci del giardino e dal via vai di persone all’esterno dell’abitazione. La banda era formata da 3 – 4 uomini e era intenta a trasportare degli scatoloni. L’uomo si è svegliato, li ha visti e ha subito chiamato i Carabinieri. All’arrivo dei militari dell’arma i ladri se la sono data a gambe, ma i Carabinieri hanno bloccato un individuo mentre cercava di scappare con un furgone. L’uomo arrestato è un 31enne romeno. Giovedì mattina il giudice del tribunale di Vicenza ha convalidato l’arresto condannando il 31enne per direttissima a un anno e 7 mesi di reclusione e 400 euro di multa. E’ stato poi rimesso in libertà. La merce è stata tutta recuperata dai Carabinieri. Secondo il titolare dell’azienda ci dev’essere stata una soffiata che ha permesso ai ladri di andare a colpo sicuro.
LA RABBIA SOTTO LE TENDE, SI ALLARGA LA PROTESTA DEGLI UNIVERSITARI In vista dell'arrivo della ministra Anna Maria Bernini, previsto per il 19 maggio, anche l'Unione degli Universitari di Verona ha installato da ieri sera le tende dentro il giardino del Polo Zanotto dell'Ateneo in segno di protesta per l'emergenza abitativa che sta colpendo le città italiane, tra cui il capoluogo scaligero. "Il diritto all'abitare è inderogabile. Vogliamo vivere l'Università e la città in cui studiamo" dichiara Laura Bergamin, la coordinatrice di Udu Verona. "L'attuale scarsità di posti espone gli studenti alla speculazione da parte di proprietari privati - osserva -. Anche se le iscrizioni negli ultimi anni sono aumentate, non c'è stato un adeguamento dei servizi di diritto allo studio. Soprattutto in una fase emergenziale come questa servono, quindi, più tutele da parte dello Stato, come l'incremento del fondo affitti per gli studenti". Da parte del sindacato studentesco non manca la denuncia per la mancanza di alloggi: "non possiamo aspettare ancora, serve un impegno comune per ampliare il numero di alloggi pubblici: serve invertire la rotta presa dal Pnrr che ha visto lasciare quasi l'80% dei nuovi posti letto in mano ai privati. Chiediamo che si formi un tavolo con Esu, Università e Comune che discuta con noi diretti interessati di residenzialità" continua Bergamin. Le soluzioni ci sarebbero. "A Verona, a due passi dal Polo Zanotto, abbiamo la caserma Trainotti, edificio del ministero della Difesa, che avrebbe i requisiti per poter diventare una residenza a tutti gli effetti" conclude Bergamin, lanciando un appello alla Ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernin: "vada oltre le semplici promesse e si attivi veramente per riconvertire gli immobili attualmente inutilizzati in residenze pubbliche. Noi vogliamo, e dobbiamo, poter vivere le nostre città".
MADAME SUL PALCO PER SOSTENERE IL VIMM La voce di Madame, le note della sua musica, l'importanza della ricerca. Si è aperta così a Padova la prima edizione di Do It For, progetto che ha visto la ventunenne cantante vicentina sul palco per promuovere la ricerca e raccogliere oltre 35mila euro in favore della ricerca e dell'attività svolta dal Vimm, l'istituto veneto di medicina molecolare. Energia ed entusiasmo sul palco per Francesca Calearo, in arte appunto Madame, scelta per questa prima edizione del progetto anche per la vicinanza con le generazioni più giovani.
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