SESSO CON UNA RAGAZZINA IN CAMBIO DELLA DROGA 52 anni, tunisino, da anni clandestino in Veneto e con alle spalle una sfilza di segnalazioni e reati legati allo spaccio di droga. I poliziotti di Padova hanno fatto irruzione nel suo alloggio in città per una perquisizione. L’uomo infatti è sospettato di essere coinvolto in una storia di violenza e sfruttamento di una ragazzina tredicenne. Reato per il quale è già indagato dalla procura. I poliziotti gli hanno sequestrato tablet e telefonino per cercare altre prove ed eventualmente il coinvolgimento di altre baby vittime. Durante il blitz gli agenti hanno rinvenuto, nascoste all’interno di un cassetto 12 dosi di cocaina pre-confezionate e pronte ad essere cedute ed alcuni grammi di hashish. L’uomo è stato arrestato e condotto in carcere. Il ritrovamento della droga ed in particolare della cocaina fa ipotizzare che la ragazzina fosse una sua cliente o possa esserlo diventata dopo le pressioni dell’uomo che potrebbe averla convinta con la promessa di una dose di polvere bianca in cambio di una prestazione sessuale. Tra le accuse nei suoi confronti oltre che a violenza sessuale nei confronti di una minorenne anche le minacce.
ASSALTO AI CENTRI STORICI, BUFERA SULLE PREVISIONI Le previsioni meteo non hanno spaventato i turisti. E i più coraggiosi sono stati premiati. Cielo coperto, ma niente pioggia. Con il risultato che i centri storici delle città d’arte sono stati presi d’assalto. Venezia in primis. Il ponte ha registrato il tutto esaurito negli hotel, 250mila presenze, due terzi straniere, americani in testa, uno su cinque. Una Venezia che in attesa del numero chiuso torna a fare i conti con il caos del sovraffollamento, con i parcheggi sold out, gli intasamenti al ponte della libertà, le lunghe code per i vaporetti strapieni e le attese infinite per i musei dalla Basilica di San Marco al Campanile ma anche per bere un caffè. I servizi che saltano e i casi limite. In una casa a piano terra è stato messo a disposizione dei turisti il wc, di un privato, al prezzo di un euro, segnala la pagina “Venezia non è Disneyland”. Verona non è da meno con la Polizia Locale costretta a chiudere corso Porta Nuova, parcheggi esauriti e le code per il balcone di Giulietta. Park sold out anche a Padova. Plateatici stracolmi ed un boom di stranieri attirati dall’Urbs Picta Patrimonio Unesco.
CARO VITA, SICUREZZA E SANITA’, L’SOS DEI SINDACATI Primo maggio festa dei lavoratori che in Veneto non si trovano, che sono sempre più poveri, che troppo spesso muoiono facendo ciò che è un loro diritto e dovere. La fotografia che emerge dalle piazze del Veneto oggi colorate dalle bandiere dei sindacati. Da Treviso a Padova e Vicenza concerti ed eventi, ma anche rivendicazioni. In una regione alla disperata ricerca di almeno 150mila lavoratori tra turismo, ristorazione e sanità è il lavoro a dover cambiare. Troppa precarietà, troppo sfruttamento, tuonano i sindacati, troppa povertà.
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