GRETA SCOMPARSA DA SEI MESI, L'OMBRA DEL SEQUESTRO Greta è stata rapita? Non lo esclude la procura di Rovigo che continua ad indagare sulla scomparsa della cantante rock di 53 anni residente a Erba ma con origini e forti legami a Porto Tolle. E proprio nel comune polesano Greta Spreafico si trovava prima di svanire nel nulla, sei mesi fa. Era venuta da sola, per vendere al cugino l'appartamento che il nonno materno le aveva lasciato in eredità. Ma a Porto Tolle lei voleva trasferirsi, insieme al suo compagno: cercava un appartamento in affitto per iniziare una nuova vita. Si era rivolta anche al sindaco.
IL MASSAGGIATORE IN LACRIME: “NON MERITAVA QUESTA MORTE” Madonna di Lonigo, paese dove Rebellin è cresciuto, piange il suo campione. Tra amici e familiare è ancora forte l'incredulità su quanto accaduto. “Il giorno dopo la tragedia ci saremmo dovuti incontrare per andare a vedere una nuova bici” ha detto Roberto Gallinetta, che per 35 anni è stato il massaggiatore di Davide. “Per me era come un figlio, lo conoscevo da quando era bambino. Lo accompagnavo sempre alle gare. Il dolore è troppo forte”. Il giorno dei funerali a Lonigo verrà proclamato il lutto cittadino.
E' CACCIA AL TIR CHE HA UCCISO REBELLIN E' ancora caccia al pirata della strada che a Montebello Vicentino ha travolto e ucciso il campione di ciclismo Davide Rebellin. I carabinieri hanno ristretto le indagini a 3 autoarticolati che, tra le 11.50 e mezzogiorno, sono passati sul luogo della tragedia. Ce ne sarebbe uno in particolare, un tir con targa straniera, forse tedesca, che, secondo alcune testimonianze, in orario compatibile con l'investimento di Rebellin, si sarebbe fermato per pochi minuti in un'area di sosta vicino alla rotatoria dove è avvenuto l'incidente. Poi, sarebbe ripartito nella stessa direzione dalla quale proveniva. Ad oltre 24 ore dalla tragedia il mezzo pesante potrebbe aver già oltrepassato il confine nazionale. Non è chiaro se il responsabile sia fuggito, oppure se sia ignaro di aver investito e ucciso il 51enne leoniceno che in quel momento si stava allenando in sella alla sua gravel. Intanto la procura di Vicenza ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio stradale.
“NORME PIU’ SEVERE SULLE STRADE” La vicenda della morte tragica del ciclista Davide Rebellin richiama sempre più a gran voce l'esigenza di una legge in grado di tutelare i ciclisti in strada. Anche a Verona, ogni anno, la situazione è pesante
PISTE PRONTE IN ATTESA DEGLI STRANIERI L’avvio della stagione invernale è ormai vicinissimo: in differenti località della provincia come Cortina, San Pellegrino, Arabba, Val di Zoldo si potrà sciare già nel fine settimana. E a fioccare, in particolare in vista del ponte dell’8 dicembre, sono anche le prenotazioni negli alberghi, sebbene rimanga però l’incognita legata alle presenze straniere. A fare il punto è il presidente di Confcommercio Belluno Paolo Doglioni.
TOCATI’ PRATICA ESEMPLARE: E’ PATRIMONIO DELL’UNESCO Doppietta italiana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco dove fanno ingresso il Tocatì, il Festival internazionale dei giochi di strada di Verona, e su proposta transnazionale l'allevamento dei cavalli Lipizzani. Due riconoscimenti conquistati durante la 17/a sessione del Comitato internazionale, in corso a Rabat, in Marocco, cui partecipano oltre 2000 delegati provenienti da 180 Stati sotto la presidenza di un italiano, Pier Luigi Petrillo. Per l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura il Tocatì è una "buona pratica per l'Umanità", la prima per l'Italia ad avere ottenuto il riconoscimento prestigioso, mentre l'allevamento dei Lipizzani è ancestrale ma ancora vivo, anche grazie al supporto del nostro ministero dell'Agricoltura e del Centro di allevamento e riproduzione dei cavalli lipizzani attivato dal Crea. Nato nella città di Romeo e Giulietta nel 2003 da un progetto dell'Associazione Giochi Antichi, il Tocatì è diventato un punto di riferimento mondiale per tutti gli appassionati dei gioco tradizionale. "Tocatì" in dialetto veronese significa "tocca a te", un modo di dire tipico dei giochi. "Un risultato incredibile, raggiunto in vent'anni con tantissime persone che hanno sempre visto nei giochi e sport tradizionali un luogo d'incontro di culture e valorizzazione delle differenze. In cui ognuno si sentiva parte di un progetto. Il Tocatì è tutto questo" ha spiegato Giuseppe Giacon, vicepresidente dell'Associazione Giochi Antichi. Il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, presente a Rabat, ha parlato di "orgoglio e anche responsabilità maggiore per rappresentare quello che è sempre stato al centro del Tocatì: giochi tradizionali, ma soprattutto vivere gli spazi della città in un modo nuovo, condiviso". La ventesima edizione del Tocatì si è svolta dal 15 al 18 settembre, registrando numeri da pre-pandemia, con un fine settimana di eventi, che ha visto la partecipazione di oltre 150 mila persone nelle piazze e nelle vie del centro storico. Ma negli anni pre-pandemia si è arrivati al picco di 300mila presenze. Tra gli ospiti d'onore di questa edizione Catalunya, Iran, Isole Canarie e Messico. L'edizione mondiale del 2011 e quella Europea del 2012 hanno sottolineato quanto il Festival sia diventato un punto di rifermento internazionale.
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