VENEZIA COME BOSTON, I GIOVANI NUOVI RESIDENTI
Puntare al futuro e
all'innovazione, in una città che è in grado da sempre di
rispondere ai cambiamenti della storia con la sua capacità di
adattamento e resilienza. È stato presentato oggi a Ca'
Farsetti, sede del Comune, il progetto "Venezia come Boston",
una iniziativa portata avanti dall'Università Iuav di Venezia,
con il sostegno dell'amministrazione municipale, che ha tra i
suoi obiettivi quello di aumentare fino a raddoppiare la
popolazione studentesca e, contestualmente, ridisegnare gli
aspetti urbani e di gestione del territorio.
A parlarne sono stati il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e
il rettore di Iuav, l'Università di architettura, Benno
Albrecht. Favorendo sinergie, è stato spiegato, tra istituzioni
culturali, sociali ed economiche e insieme ai diversi livelli
dell'amministrazione locale, regionale, nazionale, Venezia si
candida a fare da apripista per alcuni processi, come sta
avvenendo con il progetto "Capitale Mondiale della
Sostenibilità" che intende costruire una città della green
economy a misura umana.
"Vogliamo guardare al futuro e alle nuove generazioni - ha
spiegato Brugnaro - e consentire ai giovani di avere
opportunità, attraverso attori importanti del territorio come
Iuav, un'eccellenza a livello mondiale. Questa idea ambiziosa
potrà funzionare con la collaborazione di tutte le componenti in
campo. Iuav ha realizzato una grande progettazione che richiede
impegno per la sua realizzazione. Ma abbiamo già avuto buone
risposte dal Ministero e vogliamo portare avanti direttive che,
partendo dall'Università, attraggano a Venezia tanti giovani che
verranno a vivere la città".
Venezia, è stato sottolineato, oggi è una città scelta come
vetrina, luogo in cui i migliori risultati, conseguiti altrove,
vengono solo messi in mostra. Per far diventare la laguna teatro
di dialogo, incontro e produzione attiva occorre l'aumento
significativo di una popolazione connessa alle attività del
sistema coordinato di cultura, manifestazioni artistiche e
università. La piccola dimensione della città storica unita alla
sua attrattività globale consente, secondo le linee guida di
questo progetto, di immaginare a Venezia un centro di studi
culturali, artistici e scientifici all'avanguardia in campo
internazionale e in grado di formare e di trattenere le migliori
menti operanti nei campi della transizione sostenibile.
"Il progetto per il futuro di Venezia si fonda sull'ipotesi
dell'aumento significativo della popolazione studentesca - ha
affermato il rettore Albrecht - e sul ruolo innovativo delle
Università. L'Italia nei prossimi anni dovrà investire in
formazione e ricerca e Venezia potrà essere il luogo chiave
dell'intera operazione in Veneto. Raddoppiare gli studenti del
polo universitario veneziano significa ridefinire in modo
significativo dinamiche urbane, flussi, spazi della città
storica, sistemi di trasporto e di collegamento per poter
ospitare una comunità accademica dinamica, attiva e residente".
Secondo le stime di Iuav, per raggiungere le medie italiane
ed europee occorrerebbe aggiungere 60.000 studenti in Veneto.
Venezia è il luogo dove è possibile immaginare l'incremento più
significativo, con 30.000 studenti in più. Una condizione che
porterà anche a ridisegnare non solo l'offerta accademica, ma
anche e soprattutto le dinamiche urbane conseguenti.
l'Università di architettura ha infatti realizzato un prospetto
che configura anche una nuova viabilità in grado di mettere in
comunicazione i vari poli e punti d'interesse, con l'obiettivo
di avere un Campus tra terraferma e centro storico che si
sviluppa lungo una direttrice di 20 km, come accade a Boston.