CHIAMA I SOCCORSI E PRECIPITA, MUORE ESCURSIONISTA

TG Veneto News
2^a Edizione del 09.05.2022 TG Completo

STANGATA IN BOLLETTA, SOFFRE UN PENSIONATO SU DUE La metà dei pensionati veneti soffre il caro bolletta. Lo dicono i caf dei sindacati che in questi giorni sono alle prese con le lamentale e le richiesta di aiuto degli over. Intanto il bonus da duecento euro non arriverà prima dell'estate e sarà poca cosa rispetto all'impennata del costo di energia elettrica e gas.

IL PAPA BEATO “SCONOSCIUTO” Ora parliamo di un veneto illustre: Papa Luciani. In vista della sua beatificazione, in programma il 4 settembre in Vaticano, è uscito un libro che si basa sulle carte del suo archivio privato proveniente da Venezia e che permette di ricostruire per la prima volta e in modo integrale il magistero di Giovanni Paolo I.

CHIAMA I SOCCORSI E PRECIPITA, MUORE ESCURSIONISTA Un escursionista è morto dopo essere precipitato dal Picco di Rda, nel bellunese. Era stato lo stesso escursionista a chiamare il 118 dicendo di essere caduto dal Picco di Roda, di essersi fatto male e che stava scivolando. L'uomo non aveva però più risposto alle chiamate della Centrale, che cercava di localizzarlo. Fornite le coordinate della cima, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha avviato il sorvolo, individuando purtroppo il corpo senza vita dell'uomo sotto un salto di roccia, un centinaio di metri più basso del sentiero di cresta. Sbarcato con un verricello di 60 metri, il tecnico di elisoccorso ha attrezzato una corda fissa, in attesa dell'arrivo di due soccorritori di Pieve di Cadore, imbarcati dall' eliambulanza in supporto alle operazioni. Il corpo è stato poi trasportato al campo di calcio di Nebbiù, per essere affidato al carro funebre. Da una prima ipotesi, l'escursionista si trovava in prossimità della cima, quando ha perso l'equilibrio scivolando lungo la ripida parete laterale, da dove ha potuto solo lanciare l'allarme, prima di ruzzolare tra le rocce.

FURBETTI DEL REDDITO, DENUNCIATI 101 STRANIERI Hanno intascato senza averne diritto i soldi destinati alle famiglie in difficoltà a causa del Covid. 101 stranieri in gran parte provenienti dall'Africa centrale sono stati beccati dalla Guardia di Finanza di Treviso con la maxi operazione “All Inclusive”. Hanno percepito oltre 200mila euro con il Reddito di Emergenza, misura introdotta dal Governo per sostenere persone e imprese duramente colpite dalla crisi pandemica. Tra i quattro e gli ottocento euro al mese per un massimo di cinque mensilità, dunque quattromila euro all'anno. I 101 stranieri sono tutti ospitati nei Centri di Accoglienza Straordinaria della Marca tra Treviso, Oderzo, Vittorio Veneto e Onè di Fonte. Tuttavia hanno tralasciato di segnalarlo: tra le condizioni del Reddito di Emergenza quella di non essere ospite di strutture a carico dello Stato. Un tentativo di aggiramento che ha permesso loro di incassare 200.680 euro. Sono stati tutti segnalati alla Prefettura di Treviso. Oltre a dover restituire la somma, li aspetta una multa che potrà arrivare a superare i 602mila euro. L'ennesimo caso di un sussidio pubblico erogato senza diritto numerosi i casi individuati dall'inizio dell'anno. Continuo anche l'impegno delle Fiamme Gialle per scovare i furbetti del Reddito di Cittadinanza.

MORTI SUL LAVORO, IMPRESE EDILI INADEGUATE A CAUSA DEI SUPERBONUS Non si ferma, anche in Veneto, l'onda lunga dei molti, troppi morti sul lavoro in diversi settori. Una piaga ancor più sentita in una regione, come la nostra, ad alta vocazione produttiva. Una piaga contro la quale istituzioni e associazioni di categoria cercano in qualche modo di mettere in atto soluzioni e strategie per rendere il lavoro sempre più sicuro. Le questioni aperte però sono tante. Come quella dei superbonus, attrattivi per molti, non tutti però preparati e adeguati a operare in un settore delicato, ad esempio, quale quello dell'edilizia. Uno dei più esposti al rischio infortuni.

TRIPUDIO TRICOLORE: "ORA L'ADUNATA IN VENETO" Si conclude con un arrivederci a Udine la 93esima Adunata nazionale degli Alpini. Un'edizione record con 90mila penne nere in sfilata, cinquantamila i veneti che hanno risposto presente, che hanno voluto esserci. Un'edizione storica quella di Rimini. Per la prima volta nella riviera romagnola, per la prima volta in uno Stato estero: San Marino. Nell'anno in cui si festeggia il 150esimo dalla fondazione del corpo degli Alpini e dunque per la prima volta con tutte le bandiere di Guerra dei reparti Alpini dell'Esercito. Ma soprattutto un'adunata attesa dalle penne nere da tre anni, da quel arrivederci a Rimini 2020 del raduno del centenario di Milano. La pandemia l'ha fatta slittare due volte. Non succedeva dalla Seconda Guerra Mondiale.

TRAVOLTO E UCCISO A 17 ANNI, ARRESTATO L'AUTOMOBILISTA E’ giovanissima la vittima dell’ennesima tragedia della strada in Veneto. Davide Pavan 17 anni di Morgano ha perso la vita in via Olimpia a Paese nel trevigiano. Per terra le tracce dello scontro frontale, domenica sera, tra lo scooter di Davide e un’auto alla cui guida vi era un poliziotto fuori servizio 28enne di Montebelluna. Da successivo accertamento il 28enne è risultato con tasso alcolico bel oltre il limite consentito ed è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale. Sul marciapiede invia Olmipia intanto qualcuno ha portato dei fiori bianchi, un lumino accesso in segno di pregheria. Davide aveva accompagnato a casa la fidanzatina Lucrezia a Castagnole e stava tornando a casa a Morgano una decina di chilometri da fare come sempre in scooter l’app sul telefonino dei fidanzatini a monitorare il tragitto come racconta la mamma di Davide che con il papà sono tornati nella via maledetta increduli e attoniti per la tragedia che li ha colpiti.

DROGA E RISSE: DEGRADO IN STAZIONE Dopo la rissa di sabato pomeriggio, con una persona ferita a colpi di roncola e finita in ospedale, siamo tornati nel piazzale della stazione Porta Nuova per sentire dalla voce di chi ci lavora ogni giorno com'è la situazione della sicurezza. ne esce un quadro preoccupante.

VIDEO CHOC E AUTO DISTRUTTE PER FERMARE LA STRAGE Una strage che sembra non avere fine. 10 le giovani vittime della strada in un mese. E la regione allora si mette a capo di un nuovo progetto che coinvolge in primis la scuola, poi le concessionarie autostradali e il mondo della notte. Obiettivo: raggiungere i bambini e i ragazzi per educarli alla sicurezza.

MUORE NELLO SCHIANTO, INDAGATO L'AMICO E' indagato per omicidio stradale il 25enne che ieri mattina guidava l'auto su cui ha perso la vita Giacomo Del Fiacco.