TG Veneto News
2a Edizione
del 26.11.2024
TG Completo
UOMINI VIOLENTI, CASI IN TRATTAMENTO QUASI RADDOPPIATI Ieri sera le fiaccolate contro la violenza sulle donne nei 23 Comuni del Bassanese e dell’Altopiano. Quasi raddoppiati gli uomini violenti in trattamento al centro di recupero: il segnale di un cambiamento in atto.
DOPO IL COVID E’ BOOM DI CREMAZIONI I cittadini di Verona scelgono la cremazione con percentuali record, un aumento decisivo dopo il covid.
MINACCIATO E RAPINATO NOTTE DI PAURA AL PORTELLO Ancora il rione Portello a Padova al centro delle cronache ancora un’aggressione nel giro di pochi giorni. Vittima un 22enne unica sua “colpa” passare vicino, in via Belzoni a pochi passi da porta Portello, ad un nord africano che in preda alla furia scaraventa a terra i cassonetti lanciando ovunque i sacchi delle immondizie. Credendo di essere stato filmato dal 22enne l’immigrato si è scaraventato contro di lui e impugnando una forbice gliel’ha puntata contro minacciandolo per farsi consegnare il cellullare e sferrandogli due pugni allo stomaco. Non contento brandendo un cartello della segnaletica stradale ha continuato ad inveirgli contro e a minacciarlo allontanandosi. Non è la prima volta che accade in zona solo qualche giorno fa una banda di giovani nord africani ha aggredito e depredato dei cellulari altri ragazzi sempre minacciandoli con il coltello. Episodi questi che puntano ulteriormente i riflettori in città sul delicato tema della sicurezza.
UOMO UCCISO A COLTELLATE, UN REGOLAMENTO TRA BANDE La stazione ferroviaria di Mestre a pochi passi, la ben nota zona dello spaccio e della violenza che torna protagonista. Dopo via Paleocapa, via don Orione e via Piave solo per fare qualche esempio, nelle cronache entra anche via Rizzardi a Marghera, teatro dell'aggressione che poco dopo la mezzanotte ha portato alla morte di un uomo, un quarantenne di origini albanesi che si trovava in compagnia del fratello, rimasto ferito e portato in ospedale per le cure, a pochi passi dai binari della ferrovia. Qui i due, secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, si sarebbero incontrati con altre persone di origine macedone. Per cause da chiarire, l'incontro al quale in totale avrebbero partecipato otto persone, è degenerato ed è spuntato il coltello con il quale il quarantenne è stato ucciso. La polizia ha fermato due uomini, due dei macedoni presenti sospettati del delitto e portati in questura poco dopo l'omicidio consumatosi, a quanto sembra, nell'ambiente dei cosiddetti scatolettisti, coloro che conducono il gioco truffa a danno di passanti e turisti invitati a cercare la pallina sotto ad una delle tre scatolette. Non è un gioco invece quanto accaduto, né abitare da queste parti. Il degrado incombe, il senso di insicurezza, tra Marghera e Mestre, è totale.
DOPO JACK NULLA E’ CAMBIATO, SPACCIO E DEGRADO SENZA FINE I fiori, le scritte, le foto e il cuore con scritto : Jack, ancora appesi in Corso del Popolo a Mestre, ma due mesi dopo, la situazione non cambia. Giacomo Gobbato, il 26enne rimasto ucciso durante un'aggressione nel tentativo di salvare una donna, ha creato una voglia di riscatto tra i cittadini , partendo dalla manifestazione “Riprendiamoci la città” del 28 settembre scorso con più di 10mila persone in marcia. I mestrini vivono nella costante paura, sia in pieno giorno, sia di sera, una città ormai caratterizzata dal degrado, rapine, spacci e violenze, la situazione rimane viva, nonostante i ripetuti interventi da parte delle forze dell'ordine, ma che purtroppo, non bastano più. Numerosi sono i continui tentativi dell'amministrazione comunale per salvare una città che sembra ormai sfuggire dalle mani. L’ultimo in ordine di tempo le passeggiate notturne sui luoghi del degrado del sindaco. Eppure, i cittadini, segnati dalla rassegnazione e dalla paura, sembrano aver perso ogni speranza, vittime di un senso di abbandono che cresce giorno dopo giorno.
IL “SIGNOR G” IN PIAZZA Verona omaggia il genio libero di Giorgio Gaber intitolandogli la piazzetta davanti al cinema k2 che da oggi porta in suo nome.
TROPPI PLATEATICI, NEGOZIO CHIUDE Un fiorire di plateatici che invadono le piazze ma anche i portici e perché non finiscono anche sotto il salone. Lavorare per i negozi è diventato complicato. Risultato si chiude. A parlare è la titolare dell’Antica Calzoleria negozio di scarpe dopo il Volto della corta, sotto i portici a Padova che appunto ha deciso di lasciare. I proprietari hanno venduto i muri del negozio e lavorare in quelle condizioni è diventato sempre più difficile. Ma a chiudere non è solo il negozio di scarpe, a lasciare il centro storico di Padova è anche un brand del lusso il vicentino Pavin che chiude l’attività al Canton del Gallo inizio Liston, la via dello struscio dei padovani. Un centro storico che sembra caratterizzarsi sempre di più per i locali, bar e ristorantini e sempre meno per le “botteghe”. Per l’associazione di categoria sarebbero molteplici le cause di questo depauperamento che riguarderebbe, spiegano all’Ascom Confcommercio molti centri storici del nostro paese con alcune peculiarità di Padova.
“IN PREDA A UNA TEMPESTA EMOTIVA”, L’ULTIMA DIFESA DI TURETTA Ha agito in preda ad una tempesta emotiva. L’ultima difesa di Filippo Turetta. Tre ore di arringa in cui l’avvocato Giovanni Caruso fa cadere le aggravanti che costerebbero l’ergastolo al ventitreenne di Torreglia: la premeditazione, la crudeltà, lo stalking. In aula Turetta sempre con la testa bassa, ma visibilmente agitato. Trema, quando nominano i suoi genitori: il timore di essere abbandonato; quando si parla del carcere. L’ergastolo una pena disumana e degradante, tuona il legale: "Ergastolo che Filippo Turetta non vuole evitare con chissà quale strategia": la sensazione del pm si essere stato preso in giro negli interrogatori. "Non avrebbe ragione - spiega l’avvocato - Filippo sta meglio in carcere: è l'unico luogo in cui viene ancora visto come un essere umano".
IN MARCIA CONTRO LA VIOLENZA La comunità bellunese non è rimasta indifferente in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere. Vediamo cosa è successo ieri sera per le vie della città.
“NO AI LICENZIAMENTI”, I LAVORATORI SI FERMANO Presidio ai cancelli della Edim Bosch di Setteville per chiedere alla multinazionale tedesca proprietaria dell’impianto il dietrofront dal progetto di vendita e licenziamento di 40 lavoratori.
LAUREA E CONTRATTO PRONTO, IN CORSIA 60 NUOVI INFERMIERI 60 neo infermieri della scuola di Vicenza pronti alla laurea e per loro è già pronto il contratto di assunzione: potranno fare i colloqui a partire da dicembre.
LE OLIMPIADI SNOBBATE, “POCHI SPONSOR VENETI” A Verona la presentazione del gran Tour della fiamma Olimpica di Milano Cortina. L’amministratore delegato della Fondazione lancia l’allarme sponsor: “Poche le aziende venete. Quando capiranno il valore dei Giochi sarà troppo tardi”.
L’emittente che da oltre 30 anni racconta il territorio del Triveneto con una forte attenzione all’aspetto devozionale. L’informazione è vicina ai cittadini, tempestiva ed equilibrata. L’intrattenimento qualificato con spazi che danno voce alle diverse componenti sociali.
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