VALANGA TRAVOLGE ESCURSIONISTI GRAVE 14ENNE
Italia ancora spaccata in due, con temperature decisamente sopra la media al sud e maltempo nel Nord Italia. Sulle alpi bellunesi una valanga ha travolto, a Forcella della Neve, nell'area del lago di Misurina, sei persone. Tutti illesi ad eccezione di una quattordicenne che, trascinata nel canale dalla massa nevosa, è stata poi recuperata dai soccorritori della Guardia di Finanza di Auronzo, che si stavano casualmente addestrando poco lontano. La ragazzina, originaria di Forni Avoltri, in provincia di Udine, lamentava dolori alla schiena ed è stata portata all'ospedale di Belluno per accertare la presenza di eventuali traumi. I soccorritori hanno estratto dalla neve anche uno scialpinista straniero, rimasto a sua volta travolto dalla valanga, pur rimanendo illeso. Sul posto è poi intervenuta l'eliambulanza dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano che ha recuperato il resto delle persone coinvolte. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha espresso grande apprezzamento per il lavoro delle unità dei soccorsi. Dramma, invece, sulle Alpi svizzere dove hanno perso la vita tre persone, di cui al momento non si conosce la nazionalità: un elicottero con a bordo il pilota, una guida e quattro sciatori si è schiantato stamane sulla parete nord del Petit Combin. A quanto accertato si trattava di un velivolo adibito al servizio di eliski, la pratica dello sci fuoripista servendosi di un elicottero come mezzo di risalita. I soccorritori sono intervenuti sul posto con mezzi ingenti, tra cui 7 elicotteri. Due feriti sono stati soccorsi e portati in elicottero all'ospedale di Sion (Svizzera) e un terzo sopravvissuto è stato tratto in salvo successivamente. Tornando alla situazione nell'area delle Dolomiti le autorità preposte hanno reso noto l'allerta valanghe sarà alta anche nei prossimi giorni. L'Arpa della Regione Veneto ha infatti segnalato che, al momento, il pericolo di valanghe è 4-forte. Nelle Prealpi, oltre il bosco, invece, è 3-marcato. Le cause sono da ricercarsi nella profonda umidità del manto nevoso, che, debolmente consolidato e appesantito dalla pioggia, rischia di franare con maggior facilità. Sulla sponda italiana del lago di Lugano, invece, quattro imbarcazioni sono affondate e decine sono state danneggiate dalle piogge e dal vento a 90 chilometri. I maggiori danni - contenuti grazie al pronto intervento della Guardia di Finanza, della Protezione civile e dell'Autorità del bacino del Ceresio - si sono registrati nel comune di Brusimpiano, lungo la sponda in provincia di Varese. L'attenzione per il maltempo rimane alta anche in Emilia Romagna, dove l'Agenzia per l'ambiente e la protezione civile hanno diramato un'allerta meteo arancione per la costa ferrarese per tutta la giornata di domani. Sotto controllo anche il transito della piena del Po e, in tutta l'area della pianura emiliana, l'allerta è gialla per la propagazione della piena del Secchia. Nella zona montuosa sopra l'A23 i tecnici e geologi di Autostrade per l'Italia e della Protezione civile regionale Friuli Venezia Giulia hanno svolto questa mattina alcuni sopralluoghi dopo che l'area, all'alba di ieri, era stata interessata, a causa del maltempo, dal distaccamento di un masso finito poi sulla carreggiata. L'area è stata già bonificata dagli operai e la frana non ha avuto ripercussioni sulla viabilità. Sul resto della Penisola, invece, il maltempo sembra ormai archiviato grazie al ritorno dell'anticiclone africano, che ha portato sole e temperature miti, destinate ad aumentare nei prossimi giorni.