AGGREDITA CON L'ACIDO, L'EX MARITO CONFESSA Ad aggredire con l'acido la 52enne di Este, lo scorso 16 febbraio, è stato il suo ex marito, Stefano Pellegrini. A distanza di due settimane, l'uomo ha confessato ai Carabinieri di essere stato l'esecutore dell'aggressione. L'episodio risale a circa 15 giorni fa quando, in tarda serata, la donna era uscita dalla sua abitazione per portare fuori il cane. Mentre parlava al telefono con il suo attuale compagno, Stefano Pellegrini, secondo gli inquirenti, le avrebbe gettato addosso l'acido, provocandole lesioni che hanno richiesto 60 giorni di prognosi. L'uomo, su cui era stata fin dall'inizio puntata l'attenzione dell'Arma, aveva respinto i sospetti sostenendo, intervistato in una trasmissione televisiva, che al momento del fatto si stava trovando a casa propria con sua madre, e di essere "sereno e tranquillo, al di là dei pensieri".
MEDICI DI BASE IN STATO IN AGITAZIONE, LA RISPOSTA DELLA REGIONE "La Regione del Veneto ha sempre dimostrato attenzione nei confronti della medicina di famiglia e delle organizzazioni sindacali che la rappresentano, con le quali abbiamo mantenuto aperto e manterremo anche in futuro un dialogo attento, per mettere a terra soluzioni condivise. Lo sviluppo delle cure primarie nell'interesse dei veneti rimane sempre una delle priorità della sanità veneta". Lo dice l'assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, apprendendo la proclamazione dello stato di agitazione e l'eventuale chiamata allo sciopero della professione promossa dalla Fimmg regionale del Veneto. "Abbiamo attivato tutte le procedure per le assegnazioni delle zone carenti, come previsto dalla legge abbiamo coinvolto i medici in formazione e semplificato il percorso tra pratica e teoria, per ampliare la disponibilità e cercare di sopperire lì dove c'era effettiva carenza - dettaglia Lanzarin -. Ci troviamo in un periodo storico in cui viene chiesto uno sforzo notevole alle professioni sanitarie, a tutti i livelli, che si è amplificato nel periodo pandemico: siamo ben consapevoli di questo. Ma voglio appellarmi al senso di responsabilità e di servizio, perché a pagare non debbano essere i cittadini. La Regione è sempre stata disponibile al dialogo e al confronto. È necessario continuare questo percorso, attorno ad un tavolo in cui condividere non solo le problematiche, ma anche le proposte per identificare ulteriori soluzioni concrete. Parliamo però di una crisi che non riguarda solo il Veneto ma ha radici più profonde e che deve trovare.
MORTO GIORGIO MIATELLO, ERA SCAMPATO AL MASSACRO Alla fine non ce l’ha fatta Giorgio Miatello, l’89enne scampato, seppur gravemente ferito, al massacro compiuto a San Martino di Lupari dalla figlia Diletta Miatello il 27 dicembre dell’anno scorso e che ha visto la morte della moglie Maria Angela Sarto di 84 anni. L’anziano genitore dopo un mese di ricovero in ospedale per gravi ferite inferte è spirato nel letto della casa di riposo di Camposampiero dove era ospite. Le sue condizioni di salute sarebbero improvvisamente precipitate non lasciandogli una seconda possibilità. Disposta dal magistrato l’autopsia per cercare comunque di fare chiarezza sulle cause della morte dell’89enne. Una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità di San martino di Lupari che conoscevano Giorgio ex Calciatore e la moglie Angela.
LOTTA AI TUMORI, L’ILLUMINAZIONE SMART CHE GUIDA IL PAZIENTE Verde, blu o rosso. Come un semaforo, ma della salute, per combattere i tumori. È l’ultima innovazione nel campo della Radioterapia. Il primo in Italia, a Mestre. L’ospedale dell’Angelo ha spalancato le porte del suo bunker ad alta tecnologia. Un macchinario che eroga radiazioni con una precisione millimetrica e soprattutto l’intera stanza che cambia colore con il respiro del paziente. Perché anche solo un piccolo movimento, quando si tratta la mammella sinistra, può compromettere il cuore. A distanza di vent’anni il venti per cento dei pazienti riscontra problemi cardiaci.
UN PO’ DI TERRA VENETA PER I 60 ANNI DEI NOMADI La storica band dei Nomadi compie 60 anni. I festeggiamenti inizieranno con l’uscita di un nuovo disco il prossimo maggio. All’interno ci sarà un pezzo di Legnago.
L’emittente che da oltre 30 anni racconta il territorio del Triveneto con una forte attenzione all’aspetto devozionale. L’informazione è vicina ai cittadini, tempestiva ed equilibrata. L’intrattenimento qualificato con spazi che danno voce alle diverse componenti sociali.
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