IL CADAVERE NEL BORSONE, PISTA CLANDESTINA

TG Veneto News
1^a Edizione del 11.04.2022 TG Completo

LA STATUA RITROVATA, 60 ANNI DI RICERCHE Recuperata dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio di Venezia la statua quattrocentesca del San Sebastiano, rubata dalla Chiesa di Garda negli anni ’50. Dopo una lunga indagine l’opera è stata restituita alla comunità.

DUE SPETTATORI IN SALA, CINEMA ITALIA DI BELLUNO VALUTA LA CHIUSURA A vedere il film con tre candidature agli Oscar si presentano in due: è successo al Cinema Italia di Belluno, lo storico gestore ora valuta la chiusura.

VENETI IN BRASILE, UN PROGETTO TURISTICO Il Sindaco di Pedras Grandes Agnaldo Filippi è venuto in visita nella nostra città per promuovere il percorso dell’emigrazione italiana nel Sud di Santa Catarina e rinnovare i rapporti culturali e commerciali con il territorio.

STOP AI NEGOZI DI PACCOTTIGLIA A VENEZIA Venezia dice basta ai negozi di paccottiglia, alle gondole carillon, alle maschere di plastica da due euro, agli oggetti di souvenir in finto vetro di murano. Spuntati come funghi con il turismo di massa, dopo il Covid la città più bella del mondo vuole ripartire offendo una nuova immagine di sé stessa. Una Venezia di qualità, con botteghe storiche, artigianato locale, atelier. Un ritorno alle origini. Un regolamento comunale che non ha precedenti in Italia per mettere al bando i negozi di paccottiglia, i “tutto a un euro”, le lavanderie a gettone e i distributori automatici. Potrebbe essere applicato entro l'estate.

IL PIZZO CONTRO I BULLI Ha rubato ai suoi genitori tra i 20mila e i 100mila euro per avere protezione. La procura di Vicenza ha richiesto il rinvio a giudizio per due ragazzi di 22 e 28 anni e per una giovane di 24. Tutti e tre sono residenti a Marostica e sono i presunti responsabili di circonvenzione di incapace. I fatti risalgono al 2019. Per difendersi da atti di bullismo nei suoi confronti, il ragazzo è finito nella tela di un'altra mini banda. A più riprese il trio lo avrebbe minacciato intimandogli di dare loro dei soldi. La vittima era arrivata al punto di rubare il denaro ai suoi famigliari, pur di ricevere la protezione del gruppetto. E per paura di essere picchiato anche da questi, in più riprese, avrebbe prelevato dai genitori una somma ancora da quantificare, ma si parla di cifre che vanno va dai 20 ai 100mila euro.

IL CADAVERE NEL BORSONE, PISTA CLANDESTINA Non è ancora stato identificato il corpo ripescato dalle acque del Po dentro un borsone. Risulta essere una giovane donna, in acqua da meno di un mese. Scartata la possibilità che possa trattarsi di una delle persone recentemente scomparse dal Veneto e dalle regioni limitrofe, gli inquirenti stanno allargando sempre più il raggio delle ricerche con la possibilità, però, che possa trattarsi di una clandestina; che in quanto tale non abbia mai registrato il suo arrivo in Italia. Se così fosse, darle un’identità sarebbe oltremodo arduo e lo si potrebbe fare non prima di aver incrociato le richieste di ricerca di persone scomparse, in Italia ma a questo punto anche all’estero.

UN VINITALY DA RECORD In fiera a Verona il Vinitaly, la più importante fiera internazionale in presenza dopo la pandemia. Numeri record per affluenza di pubblico e presenza degli operatori. Ma pure le ombre del rincaro dei prezzi e dei mercati chiusi a causa della guerra

ONGARO E SCHIFF, DOPPIA INDAGINE DEL MINISTERO Due ministeri: degli Esteri e dell’Interno; due foreign fighters: Edy Bozambo Ongaro e Giulia Schiff; due fronti: Russia e Ucraina. Una doppia indagine che cerca di fare luce sulle vicende e i contatti che hanno reso possibile il reclutamento del 46enne di Giussago di Portogruaro e della 23enne di Mira; l’uno tra le fila dei russi, l’altra tra i combattenti ucraini. La Farnesina, all’indomani del conflitto, aveva chiarito che condotte tali potevano essere considerate penalmente rilevanti, tanto da condurre a 10 anni di carcerazione. Per Edy Bozambo Ongaro poco potrà importare, caduto in battaglia in un villaggio a nord di Donetsk. Mentre combatteva tra le milizie filo russe e separatiste. Per Giulia la partita è aperta. Sotto la lente di Viminale e Farnesina, comunque, sono i contatti che hanno permesso ad entrambi la via del conflitto e che dunque vanno avanti nonostante la morte del miliziano. Quelli che sette anni fa permisero a Bozambo di arrivare ai confini con la Russia.

LA GUERRA ALZA I PREZZI DEL VINO A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano, con un impatto pesante sulle aziende produttrici. E' l'allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini, presente a Vinitaly.