22.10.2024
Chi vive vicino alla stazione di Porta Nuova o chi la frequenta abitualmente non si sente sicuro. Tutti i giorni, dicono, assistiamo a violenze e a situazioni al limite, troppa violenza, rapine e furti, arrivando alla aggressione mortale di ieri. Tanta la paura nonostante il continuo presidio delle forze dell'ordine, ma la situazione non migliora, soprattutto nelle ore serali, dove ogni giorno accade qualcosa.
TG Veneto News
1a Edizione del 22.10.2024
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NUOVO STADIO CANTIERI AL VIA Partito questa mattina, dopo un anno di lavori, il cantiere dello stadio di Belluno; che porterà un piazzale più ordinato e accogliente, oltre che uno stadio più funzionale per il calcio e anche per l'atletica. Tante saranno le novità della nuova struttura, grazie a un restyling completo e innovativo.
MOUSSA, DAL MALI CERCANDO UN DESTINO MIGLIORE Il giovane migrante che ieri mattina ha aggredito con un coltello i poliziotti, venendo ucciso da un agente della Polfer alla stazione di Verona Porta Nuova "era in regola con il permesso di soggiorno". Lo ha detto, in una conferenza stampa in municipio, l'assessora alla sicurezza, Stefania Zivelonghi, che stamane ha anche incontrato il Questore, Rosaria Amato. Diarra Moussa si era visto respingere la richiesta di asilo come rifugiato. "E' un immigrato regolare, stava lavorando, aveva un percorso di integrazione avviato. Bisogna capire cosa abbia fatto di lui una persona aggressiva in quel modo quella tragica mattina" ha detto Zivelonghi parlando del 26enne maliano. "E' un fatto drammatico - ha aggiunto - che credo segnerà anche la vita del poliziotto". I consiglieri di minoranza in Comune hanno sollecitato l'assessora a dimettersi. "Chi chiede le mie dimissioni - ha replicato - si dimostra quello che è, anche il ministro Salvini ha dato l'esempio banalizzando una vicenda così tragica. Sul fronte della sicurezza possiamo dire che l'apparato ha reagito: c'è stata un'aggressione e la reazione c'è stata. Chiediamoci caso mai perché il poliziotto aveva solo quello strumento e perché si è visto costretto a reagire in quel modo".
STAZIONE PORTA NUOVA, TERRA DI NESSUNO Chi vive vicino alla stazione di Porta Nuova o chi la frequenta abitualmente non si sente sicuro. Tutti i giorni, dicono, assistiamo a violenze e a situazioni al limite, troppa violenza, rapine e furti, arrivando alla aggressione mortale di ieri. Tanta la paura nonostante il continuo presidio delle forze dell'ordine, ma la situazione non migliora, soprattutto nelle ore serali, dove ogni giorno accade qualcosa.
RISSA IN PIAZZA FERRETTO, DEGRADO IN PIENO CENTRO Il degrado che a Mestre è esploso ovunque e che ora fa capolino in pieno centro storico. Anche Piazza Ferretto diventa teatro di risse. Poco dopo le 20 quando due gruppi di giovani albanesi si sono picchiati per motivi ancora ignoti davanti agli occhi increduli e sconvolti dai passanti. I vigili urbani sul posto hanno chiamato rinforzi, quest'ultimi arrivati troppo tardi. Tempo a disposizione per i ragazzi di scappare, non prima di aver fatto irruzione nell'ex bar sport, lì dove sono volati tavoli e sedie.
CAMPI ALLAGATI E RACCOLTI A RISCHIO, PERDITE OLTRE IL 50 PER CENTO Dopo il maltempo, la nuova conta dei danni in agricoltura. Le precipitazioni eccezionali stanno facendo affogare le coltivazioni stagionali. Perdite di oltre il 50 per cento e colture a rischio semina. Agricoltori messi a dura prova, ancora, soprattutto negli ultimi anni, prima dalla siccità e ora dalle bombe d’acqua improvvise. I bacini di laminazione – sottolinea Coldiretti – sono risultati preziosi, ma ora occorre anche pensare agli invasi per trattenere l’acqua e poterla impegnare nei momenti di siccità.
SPEDIZIONE PUNITIVA FUORI DAL BAR, CACCIA ALLA BANDA È fuori pericolo il 47enne albanese picchiato con spranghe di ferro nel pomeriggio di domenica a pochi passi dal bar "La Canevassa" del quartiere di San Lazzaro. L'uomo è stato dimesso dall'ospedale ed è stato già ascoltato dagli investigatori della squadra mobile della Questura che stanno cercando di ricostruire quanto è accaduto. All'origine della violenta aggressione ci sarebbe una spedizione punitiva nei confronti di un altro cittadino albanese che sarebbe stato difeso dalla vittima mentre era circondato, picchiato e che è riuscito a fuggire mentre il gruppo di stranieri, si ipotizza ancora loro albanesi, colpivano il 47enne fino a lasciarlo semi svenuto in un lago di sangue lungo la ciclabile. Al vaglio della polizia non solo le telecamere della zona ma anche alcuni filamenti realizzati da alcuni residenti che avrebbero anche immortalato non solo gli assalitori ma anche l'auto con cui sono arrivati e fuggiti. Nel frattempo i residenti della zona sono sotto choc per quanto accaduto. Un quartiere quello di san lazzaro che soffre raccontano.
ANGUILLARE, IL PAESE DEL GIOCO D'AZZARDO. IL SINDACO: " UN' ANOMALIA" A far balzare agli onori delle cronache il piccolo comune della bassa padovana è il report redatto da Cgil, Federconsumatori e Fondazione Isscon su dati riportati da Agenzia Dogane e Monopoli che, numeri alla mano, mostrerebbe una propensione ossessiva al gioco dei 4.161 abitanti di Anguillara. Se nel 2022 la spesa pro capite per il gioco era di 1.231 euro nel 2023 con l’arrivo della fibra in paese la spesa è schizzata letteralmente alle stelle con 40 milioni di euro spesi in azzardo in un anno, con una incredibile media pro capite di 13.073 euro per ogni abitante tra i 18 e i 74 anni. Dato quest’ultimo per la prima cittadina assolutamente impossibile.
IL SORRISO DI CHIARA IN UN MURALE. “NAPOLI L’HA ADOTTATA” Il sorriso dolce davanti a un cappuccino. Gli occhi color mare, i lunghi capelli dorati lasciati sciolti. Chiara Jaconis avvolta dal cuore di Napoli nel murale di Juan Pablo Gimenez, street artist che restaurerà la gigantografia di Maradona, a pochi passi dal muro che ora porta il volto di Chiara. L’opera omaggio dei Quartieri Spagnoli alla trentenne padovana è già meta di tanti che si fermano a lasciare fiori, messaggi, pensieri. C’era anche la famiglia sabato all’inaugurazione: papà Gianfranco, mamma Cristina, la sorella Roberta. Con gli occhi lucidi, sotto la pioggia battente. Il dolore di tornare in quell’angolo di strada dove un mese fa Chiara crollò a terra, dopo essere stata colpita in testa da una statuetta caduta da un appartamento a dieci metri di altezza. L’assurdità di una morte ancora senza colpevoli.
SETTE ANNI DAL REFERENDUM UN’AUTONOMIA CHE DIVIDE A sette anni da referendum a Venezia si celebra la prima giornata dell’Autonomia. Ma le opposizioni disertano l’appuntamento organizzato da Giunta e Consiglio regionale.
LA FAIDA DEL PIAZZALE PADRE E FIGLIO ARRESTATI Roghi, minacce e atti persecutori a Vigonza. Ai domiciliari padre e figlio. La vicenda ruota attorno all’utilizzo di un piazzale situato alla fine di una strada comunale. Il sindaco sotto scorta per tre mesi.
MIGRANTE UCCISO IN STAZIONE, SIT IN E VEGLIA DI PREGHIERA Centinaia di persone si sono radunate questa sera davanti alla stazione di Porta Nuova a Verona nella manifestazione per ricordare Moussa Diarra, il migrante 26enne originario del Mali, ucciso ieri mattina da un poliziotto che si è difeso dall'aggressione del giovane, armato di coltello. Il sit-in, proprio sul luogo del tragico episodio, è stato organizzato dal Laboratorio Autogestito Paratodos, che negli ultimi tempi aveva ospitato il migrante al "Ghibellin fuggiasco", un rifugio d'emergenza abbandonato proprio in questi giorni per trasferirsi in un grande edificio abbandonato di proprietà comunale a Quinzano. Alla manifestazione hanno partecipato rappresentanti dell'amministrazione comunale, attivisti e semplici cittadini. Sono stati esposti diversi striscioni con la scritta "Moussa: non ti dimenticheremo &hellip e ci mancherai", un cartello con un cuore accanto al nome del migrante ucciso accompagnato dalle parole "Je suis/Nous sommes", candele e molte foto della giovane vittima, con volantini nei quali si chiede verità e giustizia per Moussa Diarra. Il giovane era arrivato dal Mali in Italia otto anni fa, appena maggiorenne.
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